Affermando “che rimane impegnata a mantenere la sua partnership in futuro”, stamane la compagnia statunitense ‘Delta’ ha reso noto che “continua a lavorare con le Ferrovie dello Stato e Atlantia e conferma di essere pronta a investire fino a 100 milioni di euro per una quota del 10% nel capitale di Alitalia”.
Nel frattempo però i sindacati, attraverso Claudio Tarlazzi, segretario generale della Uiltrasporti, hanno affermato che ”Il Presidente Mattarella ha fatto bene a scendere in campo su Alitalia, è un fatto assolutamente positivo. Siamo molto preoccupati per le modalità con cui si procrastinano i tempi della decisione. E’ necessaria una soluzione urgente – ha proseguito il sindacalista – responsabile e consapevole che individui le migliori condizioni per il rilancio di una compagnia strategica per il Paese, oppure saremo costretti ad azioni sindacali che non vorremmo fare. Il piano industriale deve coinvolgere i sindacati, non firmiamo a scatola chiusa. E’ necessario un rilancio delle rotte intercontinentali. E in più si parla con troppa disinvoltura di tagli al personale. Alitalia ha già un costo del lavoro basso e non vogliamo sentirne parlare di tagli. Bisogna fare investimenti e aumentare i ricavi e invece l’azienda continua a perdere soldi”.
Dal canto suo Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil, osserva, “Questa settimana ci aspettiamo un cenno dal governo e una convocazione. Alitalia sta morendo da sola per mancanza di aerei. Mattarella ha ragione: non bisogna perdere tempo, perché le altre compagnie occupano il mercato e non possiamo permetterlo. O ci convocano presto o sarà mobilitazione”. Infine il rappresentante della Filt Cgil, aggiunge che “Pare ci sia stato uno scontro nel Cda di Lufthansa e hanno prevalso coloro che non volevano entrare in Alitalia. Resta in campo, quindi, l’opzione Delta. Noi siamo preoccupati perché al momento non c’è stata nessuna convocazione, mentre Alitalia sta morendo da sola perché l’amministrazione straordinaria non può decidere e dovrà restituire gli aerei il cui leasing scade, e quindi 4 aerei dovranno essere restituiti entro la fine dell’anno e altri già nei primo mesi del 2020″.
Max