Preoccupazione e rabbia, per gli stipendi che non arrivano e per il futuro della compagnia area. Per questo i lavoratori Alitalia e Citilyner sono scesi ancora in piazza, a distanza di pochi giorni dalla manifestazione a Fiumicino. L’appuntamento era a Roma, davanti al ministero dello sviluppo economico.
“I nuovi commissari Alitalia ci hanno fatto gli auguri di buona Pasqua, ma non ci hanno detto la cosa più importante: quando ci pagano. Ogni mattina i dipendenti vanno a lavorare, ma non sanno quando arriva lo stipendio. Siamo in questa situazione: è vergognoso”, dice un dipendente Alitalia.
Centinai i lavoratori Alitalia e Citilyner arrivati sotto il MISE, protestano per l’incertezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo.
“Oggi siamo qui perché non abbiamo certezza sullo stipendio e nemmeno sulla cassa integrazione. E’ un problema grosso per la sopravvivenza delle nostre famiglie. La soluzione che si intravede è devastante: si vede una compagnia piccolissima, che non sarà sicuramente sul mercato. E questo lo dicono gli esperti. Non si capisce come potremmo riuscire a restare sul mercato con 50 macchine, rispetto alle 100 che avevamo prima”, dice il presidente di NavAid.
Intanto slitta ancora la decisione dell’Ue per il via libera al decollo. Una decisione definitiva dovrebbe arrivare nelle prossime 48 ore