(Adnkronos) – “Il Pd si è sentito offeso dalla domanda del collega Donzelli, una domanda retorica che non voleva dire che il Pd sta con la mafia”. Così Alberto Balboni di Fdi in aula al Senato dopo l’informativa del ministro Carlo Nordio. “Ma non vi rendete conto che andando in carcere a trovare Cospito avete aperto una voragine alla mafia? Io sono d’accordo che si possa andare in carcere. Ma perchè dopo avete fatto una conferenza stampa criticando il 41 bis? Avete aperto una voragine perchè la madre di tutte le battaglie” della mafia “è quella contro il 41 bis”.
IL PD LASCIA L’AULA – “Abbiamo abbandonato l’Aula perché nuovamente Fdi dice che magari anche involontariamente noi abbiamo contribuito a creare tutto quello che c’è stato. Noi ci siamo indignati, siamo arrabbiati, non si devono permettere ed hanno esagerato”. Così all’Adnkronos Simona Malpezzi, senatrice Pd, dopo aver abbandonato l’Aula con gli altri senatori del Partito democratico durante l’intervento del senatore Alberto Balboni. “Noi abbiamo chiesto al ministro Nordio di ritirare le deleghe al suo sottosegretario. Iniziamo da Delmastro, di cui Nordio deve assumersi la responsabilità”.
Il Pd non ha “mai messo in dubbio il 41bis” ha detto, poi, a ‘Porta a Porta’, Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera. “Quando siamo usciti dal carcere di Sassari – ha detto ricordando la visita a Cospito – abbiamo detto che eravamo lì solo per ragioni umanitarie e che non mettevamo in dubbio in nessun modo il 41bis”.
“Diversamente da quanto dichiarato dal senatore Balboni di Fratelli d’Italia, al termine della visita della delegazione Pd, di cui faceva parte il deputato Andrea Orlando, al carcere di Bancali a Sassari, non c’è stata nessuna conferenza stampa per ‘criticare il 41 bis'” precisa l’ufficio stampa del deputato Pd Andrea Orlando. “Il deputato Pd ha semplicemente richiamato dopo aver ribadito con decisione, anche nelle successive interviste e interventi pubblici, la piena attualità dell’istituto del 41 bis, il motivo della visita, quello di accertarsi delle condizioni di salute del detenuto, ponendo solamente un elemento di riflessione da approfondire, ovvero l’effettiva funzionalità dell’istituto del 41 bis rispetto a reati che sono in parte diversi da quelli che hanno generato questo strumento amministrativo. L’onorevole Orlando si riserva di ricorrere alle vie legali a tutela della propria onorabilità contro affermazioni diffamanti”.