Alfani contesta il CRZ Fiumicino. La protesta contro la discarica di Cupinoro

     

    Sulle vicende legate alla discarica di Cupinoro, un clima di agitazione tra i comitati si avvertiva già prima della decisione del Consiglio dei Ministri: un solco tra alcuni gruppi della protesta che è andato sempre più marcandosi all’indomani della decisione di riaprire la discarica. Nei giorni scorsi aveva fatto discutere la volontà del Comitato No Discarica di Bracciano di organizzare un sit-in a fine mese sulla statale Aurelia, decisione che aveva creato qualche dissenso con il fronte ceretano della protesta. Dall’incontro tra i comitati del 3 settembre è poi nata l’iniziativa in calendario il 12 settembre che vedrà di nuovo la protesta in strada a Piazza Risorgimento. A marcare il clima di agitazione dei comitati anche la dura risposta di Angelo Alfani al Comitato Rifiuti Zero di Fiumicino, che ieri aveva fatto appello al Sindaco Pascucci per promuovere un ricorso al Consiglio di Stato per controvertire la decisione del Consiglio dei Ministri. Un’iniziativa che a Cerveteri è stata letta in chiave prettamente politica: un fatto che in una visione comprensoriale del problema sembra incomprensibile, se non vista sotto una sfaccettatura prettamente politica e legata alle vicende politiche locali. Di questo fatto ne sono testimonianza i tanti argomenti tirati in ballo da Alfani dei quali avrebbero dovuto occuparsi i “fiumicinensi”. Viene da chiedersi per quale motivo di fogne, bandi  ed altre questioni politiche ceretane debba preoccuparsi il CRZ Fiumicino.