ALEPPO – GUIDATI DAI VOLANTINI LANCIATI DAGLI ELICOTTERI SU COME LASCIARE LE ZONE IN MANO AI RIBELLI, I CIVILI APPROFITTANO DELLA TREGUA UMANITARIA. ONU: PAUSA BREVE

Già da due giorni i caccia russi e siriani avevano interrotto i bombardamenti sui quartieri assediati da Damasco e, oggi ha avuto effetto la ’’pausa umanitaria’’ che Russia e Siria hanno attuato a favore della zona orientale di Aleppo, controllata dai ribelli, per consentire ai civili di lasciare la città attraverso speciali corridoi. Gli elicotteri siriani hanno lanciato centinaia di migliaia di volantini  con le istruzioni per poter lasciare la città. Secondo una fonte militare anonima, che ha parlato alla Xinhua, nelle mappe vengono evidenziate sei strade per i civili intenzionati a lasciare la zona orientale in mano ai ribelli per quella occidentale controllata dal regime di Damasco e due strade per i ribelli che vogliono lasciare la città per recarsi in aree della periferia controllate dall’opposizione. Una pausa che servirà soprattutto a prestare soccorso a malati e feriti, anche se, giustamente, le Nazioni Unite hanno giudicato questa tregua troppo breve per poter far partire i convogli umanitari e avviare la distribuzione di aiuti alla popolazione assediata. E ‘fortuna’ che La Russia ha annunciato che la ‘pausa umanitaria’ verrà estesa di tre ore – da 8 a 11 (ovvero fino alle 19 ora locale) – e che potrebbe essere ulteriormente prolungata. Tuttavia però, sono stati registrati scontri tra le forze del regime siriano e i ribelli, proprio tra la zona occidentale e quella orientale controllata dai ribelli. In particolare, ci sono stati scontri a fuoco vicino a uno dei corridoi individuati dai russi per far uscire dalla città civili, feriti e ribelli. ’’I soldati del regime hanno iniziato a usare i loro cecchini, che hanno sparato contro le zone di Bustan al-Qasr e Salaheddin, e noi abbiamo risposto al fuoco’’, ha detto Yasser al Youssef del gruppo di ribelli Noureddine al Zinki citato dalla Dpa. Si tratterebbe della prima violazione della ’’tregua umanitaria’’ proclamata da Mosca e Damasco. L’agenzia di stampa siriana Sana ha invece riferito che a sparare sono stati per primi i cecchini dei ribelli, che hanno attaccato la zona dei corridoi. Il direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman, ha confermato lo scontro a fuoco.