La deprecabile situazione demergenza in cui versano le centinaia di migliaia di civili, esposti ai continui e violenti raid aerei, rende oltremodo insopportabile laccanimento esercitato nei confronti della città siriana di Aleppo. Ed oggi gli Stati Uniti hanno deciso di lanciare un ultimatum alla Russia, esteso anche al regime di damasco. Nello specifico è stato il segretario di Stato, John Kerry, ad avvertire telefonicamente il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, affinché cessino da parte sovietica gli attacchi nei confronti di Aleppo, pena lo stop Usa a tutti i contatti con Mosca sulla Siria. John Kirby, portavoce di Kerry, esprimendo grave preoccupazione per il bombardamento degli ospedali e di altre infrastrutture civili nella città assediata, ha detto che il segretario di Stato ha informato Lavrov dell’intenzione degli Stati Uniti di “sospendere la collaborazione bilaterale Usa-Russia” sulla Siria, tra cui la proposta partnership antiterrorismo, “a meno che Mosca non prenda misure immediate per mettere fine all’assedio di Aleppo” e non sia ripristinato il cessate il fuoco. Una situazione che rischia di allargarsi a macchia dolio trasformando la questione Aleppo in un grosso pasticcio internazionale, le cui conseguenze potrebbero persino divenire molto serie
M.