ALCOL NEI FILM: TEENAGER INFLUENZATI A BERE di Giulia Onori

Come spesso si vede nei film hollywoodiani, l’alcol è il miglior amico dei protagonisti. In realtà però può risultare nocivo per i giovani adolescenti dietro lo schermo. Lo rende noto la rivista British Medical Journal, pubblicando i risultati emersi da uno studio della Dartmouth Medical School (New Hampshire, Stati Uniti). I ricercatori hanno chiesto a oltre 5mila adolescenti statunitensi tra i 10 ed i 14 anni, quali fossero le loro abitudini di consumo di alcol, l’ambiente casalingo, il comportamento dei coetanei ed i titoli degli ultimi 50 film visti. I quali comprendevano anche il famoso “Diaro di Bridget Jones”, “Best”sulla vita sregolata del calciatore George Best basata su calcio, donne e alcol, ovserie televisive come “Mad man”, in cui i protagonisti non fanno altro che stare con il bicchiere in mano. Pertanto, secondo la ricerca gli adolescenti che hanno visto più film in cui i personaggi bevevano alcol hanno il 20 per cento di probabilità in più di provare l’alcol e il 70 per cento di probabilità in più di fare “binge drinking”. Questo è il termine attuale che sta a significare l’uso eccessivo di alcol. . Secondo i ricercatori, i teenager acquisiscono dai film una visione distorta del consumo di alcol, non cioè come qualcosa che ha effetti negativi sulla salute. Inoltre si è potuto notare che «negli Usa non c’è la stessa attenzione e prevenzione per il consumo di sigarette e per le bevande alcoliche. Alle prime sono vietati gli spot mentre per l’alcol non si è fatto nulla. E metà dei film prodotti da Hollywood, a prescindere dal genere, almeno un richiamo commerciale a marchi di bevande. I risultati del lavoro – avverte la ricerca – dovrebbero suggerire l’adozione per gli alcolici delle stesse restrizioni approvate per il fumo». Detto ciò, Hollywood applicherà anche alle bevande alcoliche misure restrittive come per le sigarette?