Sabato 9 novembre 2019 per l’intera giornata la Città di Albano Laziale celebrerà Alda Merini nel decennale della scomparsa.
Un progetto iniziato in ottobre con due incontri riservati agli studenti del liceo classico ginnasio Ugo Foscolo che si completerà attraverso un concerto e un convegno che dal mattino, ancora nell’aula magna della scuola superiore di via San Francesco, fino al pomeriggio nella Sala Nobile di Palazzo Savelli completeranno il trittico di appuntamenti dal titolo Ricordami il pensiero della vita – Il mondo di Alda Giuseppina Angela Merini.
Ideato da Martina Nasini dell’associazione La Terzina, dalle docenti Anna Valeri e Marina Nappi, con la collaborazione di Laura Giuliani del liceo Foscolo, del dottor Gianfranco Carpine membro del Consiglio direttivo de La Casa delle Arti – Museo Alda Merini e delle ricercatrici Maria Girolama Caruso, Antonella Ciocia, Manuela Faella e Patrizia Screpanti del CNR, il progetto ha ottenuto patrocini e sostegni anche da Regione Lazio, Università di Tor Vergata, Cnr (Consiglio nazionale per la Ricerca – Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali) e dallo stesso Comune di Albano che si appresta ora ad ospitare la giornata conclusiva del trittico di eventi dedicati all’autrice milanese.
NOTE DI E PER ALDA MERINI AL LICEO FOSCOLO – La giornata di sabato 9 novembre, come detto, inizierà alle ore 10 presso l’aula magna del liceo Foscolo con le note della Compagnia dei Musici diretta dal maestro Mario Alberti (voce, chitarra, flauto, mandolino e percussioni) accompagnato in scena da Patrizia Servida al pianoforte, Franco Menichelli (chitarra e tromba), Marina Nappi al pianoforte, Claudia Pedico al violino e dalla voce di Debora Cetroni che si esibiranno in brani tratti dai versi della poetessa milanese ma anche nel celebre omaggio a lei dedicato da Roberto Vecchioni fino alle più celebri e significative canzoni coeve all’esistenza dell’artista.
La mattinata sarà completata dagli interventi della psicologa psicoterapeuta, dottoressa Anna Martella.
“Grande soddisfazione per aver portato all’attenzione degli studenti e del territorio il valore di una poetessa di così alto profilo umano, colta attraverso molteplici aspetti e sensibilità che confermano il Liceo come laboratorio di conoscenza del Novecento”. ha dichiarato il professor Lucio Mariani, dirigente scolastico del liceo classico ginnasio “Ugo Foscolo”
“Alda Merini è portatrice di una voce poetica capace di guardare oltre la sofferenza, strumento di scavo e di rivelazione” ha aggiunto il preside.
“La sua è una vicenda umana e sociale che allarga l’orizzonte a temi quali la diversità, la percezione sociale della malattia, il disagio e la capacità creativa oltre ad essere un invito alla riflessione. Dalla ricerca nascono idee, si snodano percorsi d’arte, si aprono prospettive dagli esiti felici, non scontati e incentrati su un grande spirito di collaborazione tra numerose autorevolissime realtà oltre alla partecipazione unica e speciale della Casa delle Artiste – Museo Alda Merini” ha concluso il professor Mariani
LE POESIE DI ALDA PROTAGONISTE A PALAZZO SAVELLI – La giornata continuerà e si concluderà nel pomeriggio nella Sala Nobile di Palazzo Savelli, sede municipale del Comune di Albano Laziale, dove alle 15,30 il sindaco Nicola Marini e l’assessora alla Pubblica Istruzione, Alessandra Zeppieri saluteranno la presentazione di due volumi dedicati alla poetica di Alda Merini a cura di Ornella Spagnulo, dottore di ricerca dell’Università di Tor Vergata. “Confusione di stelle” (Einaudi 2019) e “Gli angeli sono distanti” (L’Erudita 2019) sono i titoli delle opere al centro del dibattito.
Interverranno la professoressa Florinda Nardi, direttrice del CLICI (Centro di Lingua e Cultura Italiana) e il professor Lazzaro Rino Caputo, docente di Letteratura Italiana presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tor Vergata
“Alda Merini, a dieci anni dalla scomparsa, è poeta attuale non solo per l’attenzione sempre crescente che le lettrici, il pubblico femminile riserva alla sua opera. Sarebbe, infatti, riduttivo vederla solo come un’icona del femminile. Alda Merini è poetessa inserita nella tradizione piena del Novecento italiano soprattutto perché rappresenta ancora una volta quella realtà di chi fa poesia con la vita e nonostante la vita, pensiamo soltanto al grande Torquato Tasso” annota il professor Caputo.
“Quando il Tasso era rinchiuso nel carcere di S. Anna come pazzo non ha scritto un verso e solo quando non viveva in quello stato così difficile si è manifestato come il poeta che conosciamo. Lo stesso si può dire di Alda Merini. Ben venga, dunque, l’iniziativa del 9 novembre ad Albano, organizzata dal Comune di Albano con i precedenti e i presupposti che il liceo Foscolo sta sommando, dedicando attenzione multimediale e multidisciplinare a questa grande poetessa della letteratura italiana” conclude Caputo.
L’incontro sarà moderato dalla professoressa Laura Giuliani e allietato dalle note del maestro Mario Alberti.
Saranno presenti rappresentanze istituzionali dei comuni di Castelgandolfo, Marino, Frascati.
Il sindaco di Albano Nicola Marini ha usato parole di ammirazione e entusiasmo verso l’iniziativa: «I momenti di approfondimento culturale sono sempre importanti ma in alcuni casi lo sono di più, perché hanno la caratteristica di coinvolgere i giovani in un percorso di apprendimento e dibattito e perché parlano di personalità uniche nel loro genere, personalità che con il loro passaggio hanno lasciato tracce indelebili. Per questo, accolgo con estremo piacere l’iniziativa voluta dall’associazione “La Terzina” per i dieci anni dalla morte di Alda Merini, dove relatori e studenti del Liceo Ugo Foscolo avranno la possibilità di dialogare di poesia. Siamo in un’epoca dove non solo è necessario fare della cultura un punto fermo del nostro agire di amministratori, ma soprattutto di ribadire concetti di accoglienza e uguaglianza verso gli ultimi. Alda Merini, con il suo esempio di vita e di poetessa, ci permette oggi di capire quanto la non accettazione del “diverso” possa essere devastante personalmente e per l’intera società. Quanto la definizione di “folle” possa essere dolorosa, fuorviante e superficiale. La Merini è quindi intellettuale da riscoprire infinite volte, perché sempre attuale e perché in grado di parlare a tutti, senza pregiudizi e senza costrizioni».