La nave Alan Kurdi ha soccorso in zona Sar libica 40 nuovi migranti. La storia si ripete: informate le autorità libiche del soccorso di 40 persone a bordo di un gommone, è stata respinta l’offerta ddi Tripoli come primo porto sicuro.
Come già accaduto in precedenza, la ong tedesca ha rigettato l’ipotesi considerando la Libia una zona di guerra, rifiutando di trasportare lì i migranti.
Aggiornamento ore 7.00
“Noi obbediremo al diritto internazionale e non riporteremo nessuno in un paese in guerra. La Libia non e’ un porto sicuro”. Questa la risposta della Ong tedesca all’invito da parte della Guardia Costiera libica a far sbarcare i 40 migranti soccorsi a Tripoli.
La ong ha manifestato di aver ricevuto via mail anche il divieto di ingresso in acque italiane, a firma Salvini, Toninelli e Trenta, in osservanza del decreto sicurezza bis.
Aggiornamento ore 8.00
La Alan Kurdi va verso nord e afferma di non avere in programma alcuna violazione del divieto di ingresso in acque italiane.
Contestualmente la ong ha fatto appello all’Europa per trovare una soluzione per i 40 migranti soccorsi.
Fra le persone a borso della nave diretta verso Lampedusa, ci sono anche due neonati e un altro bambino piccolo.
Aggiornamento ore 9.00