ATTUALITÀ

Airbnb, pagherà 576 milioni. Arrivati gli accordi con il Fisco

La piattaforma di affitti brevi Airbnb verserà all’Agenzia delle Entrate 576 milioni di euro in relazione agli anni 2017 – 2021. In una nota infatti la società spiega che si sta “anche proseguendo il confronto costruttivo con le autorità per quanto riguarda il periodo 2022-2023. L’Italia è un mercato importante per Airbnb” e non cercherà di recuperare dagli ospiti le ritenute fiscali per questo periodo.

Il mese scorso Airbnb era stato oggetto di un sequestro per 779 milioni di euro avvenuto da parte della procura di Milano nel periodo 2017-2012, periodo in cui all’azienda era contestata la mancata applicazione del decreto entrato in vigore nel 2015. Questo decreto imponeva alla piattaforma di trattenere la cedolare secca al 21% sugli affitti. L’azienda allora aveva presentato dei ricorsi che sono però stati respinti.

A quanto ammontano le ritenute dovute e non versate? Le Entrate spiegano che si tratta di 353 milioni per le ritenute dovute e non versare, di 174 milioni a titolo di sanzioni e 49 milioni di interessi.

“L’accordo di oggi significa che possiamo concentrarci nella continuazione della nostra collaborazione con le autorità italiane in materia di tasse, regole per le locazioni brevi e turismo sostenibile, a vantaggio degli host e degli ospiti. Ci sono migliaia di host in Italia. Oltre tre quarti di loro hanno solamente un annuncio; l’host tipico ha guadagnato l’anno scorso poco più di 3.500 euro. Circa un due terzi (59%) ha dichiarato che i proventi realizzati ospitando gli consente di arrivare a fine mese. Il 15% afferma di lavorare nella sanità, l’educazione o la pubblica amministrazione”, precisa la società. “Auspichiamo – continua la società – che l’accordo con l’Agenzia delle Entrate e le recenti novità normative possano fare chiarezza sulle regole riguardo gli affitti brevi per gli anni a venire”.