Un anno di pandemia ha lasciato il segno e ridisegnato le nostre priorità per quanto riguarda il tempo libero. Costretti in casa, gli italiani sognano una vacanza (47%), anche piccola, assai più che cene al ristorante (26%) o serate al cinema (16%). Cambia, però, l’idea del viaggio: oltre alla rinnovata attenzione per sicurezza e distanziamento, la voglia di disconnessione, di ‘staccare’ dalle preoccupazioni e dalle videoconferenze, si traduce in un forte interesse per il turismo rurale di prossimità e per destinazioni isolate, pronte a fare il bis dopo l’exploit dell’estate 2020. Sono alcune delle evidenze emerse da un sondaggio Airbnb presentato in occasione dell’accordo con Agriturist. Airbnb e Agriturist, l’Associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Confagricoltura, hanno stretto una partnership per la promozione e la valorizzazione della rete degli oltre 20.000 agriturismi italiani. L’Airbnb Rural Bootcamp – questo il nome del programma – consiste in un ciclo di seminari online per aiutare i titolari di imprese agricole e agriturismi a familiarizzare con le opportunità connesse al diventare un host Airbnb. I partecipanti impareranno come utilizzare le risorse della piattaforma per offrire un servizio di ospitalità di successo, ricevendo consigli dalla community di Super Host e da un panel di esperti.
L’iniziativa è parte di una campagna globale di promozione del turismo rurale che vede Airbnb collaborare con numerose realtà del territorio: maggiori informazioni sono disponibili sul portale internazionale www.airbnb.it/ruralbootcamp. “Le nostre ricerche confermano il rinnovato interesse per gli italiani per una moderna villeggiatura. Nuove abitudini come quella di conciliare smart working e vacanza sono ormai sempre più diffuse; c’è già quindi chi pianifica la stagione estiva per poter trovare anche quest’anno la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Un terzo degli annunci Airbnb in Italia è in zone rurali”, ha dichiarato Giacomo Trovato, amministratore delegato di Airbnb Italia. “L’ospitalità degli host in un alloggio a contatto con la natura, come un agriturismo, offrirà quindi un’opzione gradita dopo un anno così difficile, e sarà determinante per valorizzare luoghi ancora poco conosciuti. Insieme ad Agriturist vogliamo lavorare per far scoprire ad un pubblico più vasto queste eccellenze italiane”, ha aggiunto
“L’azienda agricola è da sempre attenta alla conservazione e cura dell’ambiente agricolo. L’agriturismo offre al turista la possibilità di fruire questi ampi spazi. Le innumerevoli attività, servizi, proposte culturali e sportive, organizzate dagli agriturismi di Agriturist, offrono la possibilità di vivere e conoscere I territori e di fare esperienze uniche che arricchiscono la mente ed il cuore. La collaborazione con Airbnb ci offre la possibilità di far conoscere sempre di più l’offerta agrituristica italiana”, ha spiegato Augusto Congionti, presidente di Agriturist.
Secondo il sondaggio, il 34% dei viaggiatori considera prioritari fattori come il distanziamento e la pulizia, percentuale che sale anche al 42% tra gli over 55. Altro trend che si riconferma è la ricerca di luoghi isolati e tranquilli: un break in montagna o in campagna sarebbe l’ideale per il 28% degli italiani. Anche la scelta del tipo di sistemazione va in questa direzione: il 28% degli intervistati opterebbe per una casa al mare, il 19% per un agriturismo, che conquista il 26% delle preferenze tra chi ha superato i 55 anni.
Un soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, per i motivi più diversi. Voglia di isolamento e tranquillità accomunano infatti i più maturi in cerca di sicurezza, ma anche i più inclini a disconnettersi per regalarsi un po’ di digital detox (il 29% del campione, e il 32% delle donne coinvolte nel sondaggio). Non manca, infine, chi è attratto soprattutto dalla sostenibilità: il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una sistemazione green.
Non solo la metà degli italiani ha più che mai voglia di viaggiare, ma ha già fatto ricerche per una prenotazione (44%), pianificato le vacanze estive o comunque si ripromette di farlo subito dopo Pasqua (51%), mentre l’11% ha già prenotato un viaggio. In particolare, rivela la ricerca, chi si è affrettato a bloccare date e alloggi ha in genere un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (19%). Non è questo invece il primo pensiero degli over 55, tra i quali il 22% ha affermato di non essere al momento stimolato a viaggiare, e il 61% di non pensare ancora all’estate.