Incrementare la biodiversità su 3 milioni di ettari di terreni agricoli ogni anno. E’ questo l’obiettivo di Syngenta, uno dei principali player dell’agricoltura a livello globale, che in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, ribadisce il suo costante impegno nella salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo primario dell’azienda è quello di conciliare la produttività agroalimentare con la tutela della complessità e della ricchezza genetica delle specie agricole, sia quelle coltivate sia quelle selvatiche.
La perdita di biodiversità rappresenta una delle maggiori preoccupazioni in tutto il mondo a causa delle ricadute significative che provoca sull’intero sistema agroalimentare. Globalmente, infatti, si stima che oltre il 75% delle colture alimentari dipendono in una certa misura dall’impollinazione operata da insetti e da altri animali, per un valore economico che si stima essere superiore a 150 miliardi di euro all’anno.
La responsabilità per l’uso delle risorse naturali e la protezione ambientale in agricoltura non è esclusivamente dovuta agli agricoltori. Syngenta lavora in collaborazione con produttori agricoli e organizzazioni in tutto il mondo per ricercare e promuovere tecniche agricole responsabili, applicando il proprio modello di gestione multifunzionale del territorio, fondato appunto sull’arricchimento della biodiversità, per garantire suoli fertili e la presenza di impollinatori.
“Il primo passo, quando si vuole perseguire un’agricoltura sostenibile, efficiente e funzionale è quello di prendersi cura del territorio che ospita i campi, degli ecosistemi che lo compongono e della salute del suolo”, afferma Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia. “È quindi naturale che Syngenta sia impegnata, in prima linea, per tutelare e promuovere la biodiversità”.
“Con il primo The Good Growth Plan, lanciato nel 2013, abbiamo raggiunto obiettivi importanti: attraverso 366 progetti in 41 Paesi, abbiamo migliorato la biodiversità di 8,2 milioni di ettari, superando l’obiettivo di 5 milioni che ci eravamo dati per il 2020. Con la seconda edizione del The Good Growth Plan – aggiunge l’ad – ci siamo dati obiettivi ancora più sfidanti e, solo nel 2020, abbiamo attivato 57 progetti in 27 Paesi che hanno migliorato la biodiversità di 1,7 milioni di ettari. Il nostro obiettivo è quello di incrementare la biodiversità su 3 milioni di ettari di terreni agricoli ogni anno”.
I principali progetti che l’azienda porta avanti a tutela di biodiversità e della salute del suolo sono ‘Operation Pollinator’, volto ad arricchire la biodiversità, sostenendo gli ecosistemi che sono alla base di suoli fertili e dell’impollinazione, l’approccio rigenerativo dell’agricoltura, e Green Cover Crop, che migliorano la salute del suolo e ne prevengono l’erosione, attraverso pratiche agricole sostenibili. Nato nel 2001, Operation Pollinator si basa sulla semina dei bordi campo di essenze ricche in nettare e polline che incrementino la popolazione degli insetti impollinatori, fondamentali per più dell’80% delle colture europee.
Queste aree, oltre a costituire una fonte di cibo alternativa per gli insetti utili e a rappresentare un rifugio sicuro per piccoli mammiferi e uccelli, permettono di migliorare la gestione del territorio, incrementare la fertilità dei suoli e la loro biodiversità, proteggere i corsi d’acqua e limitare il fenomeno del ruscellamento, aspetto fondamentale per il mantenimento della fertilità del terreno. Secondo verifiche indipendenti realizzate ogni tre anni, nelle aree in cui è stato implementato, Operation Pollinator ha contribuito a incrementare la popolazione locali dei bombi (6 volte), delle farfalle (12 volte) e degli insetti utili al suolo (10 volte).
Negli anni, il progetto si è evoluto grazie a collaborazioni specifiche con Università ed enti di ricerca che hanno saputo produrre varianti adatte alle diverse caratteristiche e necessità dei territori di applicazione con l’obiettivo di supportare gli agricoltori fornendo loro le soluzioni necessarie a migliorare la redditività del loro lavoro e, allo stesso tempo, rendere più sostenibili le aziende agricole.
Syngenta, inoltre, sostiene tecniche di agricoltura rigenerativa per creare habitat e risorse alimentari per impollinatori e altri insetti utili, nonché per piccoli mammiferi, così da migliorare la biodiversità dei terreni agricoli. Per agricoltura rigenerativa si intende una serie di pratiche che permettono di ‘rigenerare’ il suolo, arricchendolo e rendendolo capace di produrre alimenti sani e di qualità, preservandone la biodiversità. Inoltre, questa può contribuire significativamente a contrastare i cambiamenti climatici e favorisce la sicurezza alimentare ripristinando il suolo, preservandone la materia organica e la biodiversità e riducendo al contempo le emissioni di Co2 nell’atmosfera.
Per Green Cover Crop si intende l’interramento nel suolo di colture che non danno origine a una produzione ma servono come copertura del terreno così da non lasciarlo nudo nei periodi di non coltivazione. In questo modo si garantisce sempre una copertura vegetale tra una produzione e l’altra per migliorare la sostenibilità del processo produttivo, consentendo di utilizzare le potenzialità dell’ecosistema a favore della produzione.
L’utilizzo delle Green Cover Crop, in alternanza alle colture da reddito, porta numerosi benefici per il suolo: miglioramento della fertilità, contenimento dell’erosione superficiale e della contaminazione delle acque di superficie, incremento della biodiversità, miglioramento della struttura del suolo, lotta agli infestanti.