(Adnkronos) – Dai contributi a fondo perduto e i mutui a tasso agevolato per i giovani e le donne alle garanzie sul credito, sino agli interventi di finanza strutturata per le società di capitali. Ismea è al fianco degli imprenditori della Toscana, in un momento di grave incertezza come quello che stiamo vivendo. Dopo l’emergenza del Covid, infatti il settore agroalimentare italiano è di nuovo alle prese con una situazione di crisi, dove al perdurante aumento delle materie prime e dei prodotti energetici si sono aggiunti improvvisamente nuovi e ulteriori fattori di instabilità geopolitica ed economica legati alla guerra in corso.
Un quadro che tocca da vicino le imprese del settore primario, gravate da rincari insostenibili di tutti gli input produttivi: dall’energia ai mangimi, dai concimi ai fertilizzanti e che hanno reso nuovamente necessaria l’attivazione di interventi straordinari da Bruxelles e dal Governo italiano. Come già fatto durante l’emergenza pandemica con le misure di ristoro alla liquidità aziendale quali ad esempio la Cambiale Agraria e la Garanzia, l’Ismea è di nuovo in prima linea accanto alle imprese agricole. Il decreto cosiddetto “Crisi ucraina” del 21 marzo scorso ha affidato a Ismea 20 milioni di euro per assistere, gratuitamente con la sua Garanzia, la rinegoziazione e la ristrutturazione dei mutui agrari fino a 25 anni. Di questo tema sse ne è parlato a Firenze al secondo appuntamento del ciclo di incontri sul territorio, promossi da Ismea per presentare le opportunità offerte alle imprese agricole e agroalimentari italiane.
All’appuntamento, organizzato in collaborazione con l’Assessorato Agro-alimentare, caccia e pesca della Regione, sono intervenuti l’assessora all’agro-alimentare e vicepresidente Regione Toscana Stefania Saccardi, il presidente Ismea Angelo Frascarelli, il direttore Generale Ismea Maria Chiara Zaganelli e l’Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale della Toscana Antonino Mario Melara.
Il Fondo di Garanzia a prima richiesta è uno degli strumenti del set integrato di misure di Ismea che accompagnano l’impresa nelle sue varie fasi: dall’acquisizione del capitale fondiario allo sviluppo del business, dall’accesso al credito e al mercato dei capitali sino alla gestione del rischio. Con “Più Impresa”, l’Istituto sostiene gli investimenti dei giovani e delle donne in agricoltura, grazie all’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero, mentre con “Ismea Investe” le società di capitali attive nel settore agroalimentare possono beneficiare di finanziamenti agevolati e interventi nel capitale di rischio (operazioni di equity e quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi).
“Con questo appuntamento abbiamo potuto illustrare il lavoro importante che svolge Ismea che ringrazio – ha detto Saccardi – Un lavoro tanto più importante in uno scenario economico-finanziario in cui il mercato del credito appare in generale fortemente ridimensionato e ancora più rigido per il settore agricolo, che ha bisogno di chiarezza sulle misure messe in campo”.
“La Toscana, prima regione italiana per la produzione di fiori e piante e per le attività di agriturismo – ha commentato Maria Chiara Zaganelli, direttore generale di Ismea – ha subito più di altre l’impatto economico della prima ondata del Covid, scontando sia l’azzeramento dei flussi turistici che le restrizioni alle cerimonie e festività che hanno fortemente intaccato la redditività del settore florovivaistico. Al pari della risposta offerta da Ismea durante la crisi di liquidità che ha contrassegnato l’emergenza pandemica, anche oggi l’Istituto si è immediatamente attivato sia nel monitorare i mercati e i prezzi, sia nell’aiutare le imprese agricole mediante gli strumenti di Garanzia”.