Nei primi sei mesi dell’anno l’Osservatorio il Centauro Asaps ha registrato 87 episodi di aggressioni fra automobilisti per motivi di viabilità, 10 di notte e 77 di giorno, con tre morti e 111 feriti, di cui 18 molto gravi. In 18 episodi sono state utilizzate armi proprie, in 13 armi improprie. In 9 casi l’aggressore era straniero, in 5 uno degli aggressori era ubriaco. In tutto il 2014 le aggressioni erano state 174: 23 di notte e 151 di giorno, con sei morti e 208 feriti, di cui 53 molto gravi. Fra le regioni, prime Lombardia e Lazio con 23 aggressioni, poi Campania (19), Emilia-Romagna (17), Veneto (13), Puglia e Toscana (11), Liguria (10), Sicilia (9). Solo una invece in Valle D’Aosta, Basilicata e Calabria. I motivi sono i soliti: un sorpasso pericoloso, una partenza da gara a un semaforo, un passaggio col rosso o più banalmente la disputa per un parcheggio, come ieri a Messina dove un 44enne è stato ucciso con una coltellata. Gli aggressori sono uomini, di tutte le età. “Mai lanciare o accettare la sfida – consiglia il presidente dell’Associazione amici Polstrada (Asaps), Giordano Biserni – Non possiamo sapere chi è l’altro conducente, se è una persona particolarmente aggressiva, sotto l’effetto di alcol o droghe, o assuntore di farmaci che incidono sulla psiche, se è armata. Una trasgressione stradale non merita duelli che finiscono spesso in modo drammatico. E dove si perde sempre in due”.