Un’inchiesta militare degli Stati Uniti sul raid americano con drone condotto a Kabul ad agosto ha rivelato che ad essere uccisi sono stati dieci civili e il conducente del veicolo e che il mezzo preso di mira non rappresentava probabilmente una minaccia legata all’Isis-K.
Ad annunciarlo al Pentagono è stato il generale Kenneth McKenzie, comandante dell’Us Central Command, definendo il raid “un errore”. “Il raid è stato deciso in base alla convinzione che avrebbe impedito una minaccia imminente contro le nostre forze e le persone che cercavano di essere evacuate attraverso l’aeroporto ma è stato un errore e offro le mie sincere scuse”, ha dichiarato. McKenzie si è quindi detto “pienamente responsabile per questo raid e il suo tragico epilogo”.