“Sappiamo che al Qaeda e l’Isis sono ancora presenti in Afghanistan. Il numero non è esorbitantemente alto ma non abbiamo una cifra esatta perché la nostra capacità di raccolta di informazioni in Afghanistan non è più quella di una volta”. Ad affermarlo è il portavoce del Pentagono John Kirby rispondendo a una domanda dei giornalisti nel corso di una conferenza stampa.
Una dichiarazione che arriva pochi minuti dopo le parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, secondo il quale in Afghanistan non ci sarebbero più interessi con Al Qaeda che non c’è più. “Siamo andati in Afghanistan con l’obiettivo di sbarazzarci di Al Qaeda Afghanistan e di Osama bin Laden, e l’abbiamo fatto. Conoscete la mia posizione da lungo tempo. Era tempo di mettere fine a questa guerra”, ha detto Biden.
Rispondendo alla giornalista che gli faceva notare l’incongruenza con le parole di Biden, Kirby ha aggiunto: “quello che pensiamo è che non ci sia una presenza abbastanza significativa da diventare una minaccia per la nostra patria come era successo l’11 settembre, 20 anni fa”.
Evacuate quasi 6mila persone nelle ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore, gli Stati Uniti hanno evacuato quasi 6mila persone, americani e afghani, dall’aeroporto di Kabul, a bordo di 17 aerei, ha detto il generale Hank Taylor, vice direttore per la logistica degli Stati maggiori riuniti, citato dalla Cnn. Il generale ha confermato che i voli sono ripresi dopo una pausa, servita “per aggiustare risorse e personale in modo da risolvere una temporanea questione di capacità in uno dei posti di transito”.
Le parole di Taylor arrivano dopo lunghe ore di stop dei voli dovute alla saturazione di una base aerea in Qatar dove sono stati portati i rifugiati. Secondo il Washington post gli Stati Uniti intendono ampliare il numero di basi dove far transitare le persone portate in salvo.