Afghanistan, Biden: “Talebani? Finora hanno mantenuto le promesse”

Fiducia nei Talebani? “Non mi fido di nessuno”. Joe Biden risponde ad alcune domande sulla situazione in Afghanistan in una conferenza stampa alla Casa Bianca e parla del regime instaurato una settimana fa a Kabul. “I Talebani – dice il presidente Usa – stanno cercando legittimità, cercano di capire se verranno riconosciuti da altri Paesi. Finora i Talebani non hanno intrapreso azioni contro le truppe americane e hanno mantenuto quanto promesso, vedremo se quello che dicono si trasformerà in realtà”. Sanzioni al regime? “Dipende dal loro comportamento”. 

L’alternativa alla fine della guerra era inviare ancora più soldati in Afghanistan. Biden difende la decisione di ritirare i militari americani dal teatro afghano. “Alla fine dei conti, se non avessimo lasciato l’Afghanistan ora, quando l’avremmo lasciato? Tra un anno? Tra dieci?… Non voglio inviare i vostri figli a combattere” e il ritiro è stata la “decisione logica”. 

Il presidente spiega che finora sono state evacuate “circa 11mila persone, con aerei civili e militari” e l’impegno è quello di portar via dall’Afghanistan i cittadini americani “il prima possibile”. “Ogni americano che vuole tornare a casa, tornerà a casa”, scandisce. 

L’evacuazione dall’Afghanistan è una “operazione incredibile, senza precedenti, ma evacuare migliaia di persone sarà difficile e doloroso, non c’è modo di evacuare senza provare dolore e vedere quelle immagini in tv mi ha spezzato il cuore” dice Biden, ammettendo che la situazione è fluida e “qualcosa potrebbe anche andare storto”. 

La missione di evacuazione dell’aeroporto di Kabul è “difficile e pericolosa” sottolinea ancora, non nascondendo il rischio che “i terroristi potrebbero approfittare” del fatto che nello scalo della capitale dell’Afghanistan siano concentrati militari Usa e civili. Bisogna “evitare attacchi possibili da parte dell’Isis”, avverte Biden che nello stesso tempo sottolinea: “Sappiamo come i talebani e l’Isis siano storicamente nemici”. 

Il presidente ringrazia gli alleati. “Ho sentito i leader di diversi Paesi, come l’Italia, la Germania e la Spagna che stanno dando un grande contributo e un sostegno vitale” alle operazioni di evacuazione da Kabul. “Ringrazio tutti i nostri partner per lavorare in modo così unito” e spiega: “Aiuteremo” l’evacuazione dall’Afghanistan “di cittadini di altri Paesi”, “ne parleremo al G7 martedì”. 

Biden non si dilunga sul piano messo in atto per aumentare la sicurezza dell’aeroporto di Kabul però ammette: “Abbiamo parlato molto con i Talebani: hanno collaborato all’estensione del perimetro” allo scalo della capitale dell’Afghanistan. 

Alla Casa Bianca il presidente torna sull’utilizzo di voli civili per l’evacuazione dall’Afghanistan. “Nessun volo commerciale atterrerà a Kabul”, chiarisce, spiegando che gli aerei militari che prelevano i cittadini americani dall’Afghanistan non volano direttamente sugli Stati Uniti, ma si dirigono nelle diverse basi sparse per il mondo. Da lì, in un secondo momento, vengono imbarcati su voli per gli Usa usando “le flotte commerciali”. Ed è in questa fase che entrano in gioco i vettori delle compagnie private, che ringrazia per “l’aiuto”. 

Una scadenza per il ritiro dopo il 31 agosto? “Speriamo di no, ma è una cosa di cui stiamo discutendo” risponde poi Biden alla domanda sul possibile slittamento della dead line per il completamento del ritiro dall’Afghanistan.