L’attentato suicida di oggi a Jalalabad, in Afghanistan, che ha causato almeno 35 morti e 100 feriti, è stato rivendicato da un comunicato attribuito allo
Stato Islamico (Isis) in cui si dice che il kamikaze, di nome Abu Mohammad, “è uno dei nostri”. Le autorità afghane cercano una conferma dell’autenticità della rivendicazione. E’ di almeno 35 morti e 100 feriti il bilancio di un attentato realizzato da sconosciuti davanti ad un’agenzia della Kabul Bank di Jalalabad, capoluogo della provincia orientale afghana di Nangarhar: lo ha detto il portavoce della polizia di Jalalabad, Hazrat Hussain Mashriqiwal, secondo quanto riferisce il portale di notizie Khaama Press. Secondo il capo della polizia locale, Fazal Ahmad Sherzad, una prima esplosione davanti ad una moschea non ha prodotto vittime mentre la seconda, frutto di esplosivo collocato su un risciò a motore, ha investito in pieno i clienti della banca in attesa di poter incassare lo stipendio. I talebani afghani hanno negato oggi qualsiasi loro responsabilità nell’attentato. In un tweet in pashto, il portavoce degli insorti Zabihullah Mujahid non solo ha smentito la paternità del gesto, ma lo ha anche condannato.