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Addio a Paolo Rossi, il saluto dei compagni

Le sue braccia alzate sotto il cielo di Spagna sono ancora il simbolo di un’Italia bella e vincente. Quelle braccia sono di Paolo Rossi, eroe del Mondiale del 1982 scomparso nella notte di oggi all’età di 64 anni dopo una lunga malattia. Un addio struggente, che addolora e coglie impreparati: “L’ho saputo cinque minuti fa, mi dispiace tantissimo – ha detto Dino Zoff a La Repubblica – Non so cosa dire, è stato fulmine a ciel sereno”.

Continua Zoff: “Abbiamo sempre avuto un grande rapporto con Paolo, simpatico, intelligente. Era un po’ che non ci sentivamo, ci avevano detto qualcosa ma non pensavo fosse così grave. I rapporti con lui erano stupendi, era simpaticissimo. Intelligente, aveva tutto per stare bene. Qualcosa di difficile da capire”.

Fulvio Collovati ha ricordato il compagno di Nazionale a Radio Anch’io: “Mi continuano a scrivere nella chat i miei compagni dell’82… se ne è andata una parte di noi. Se ne va una parte della mia vita. Vogliamo continuare a ricordarlo come ce lo ha ricordato stanotte sua moglie”.

Poche parole per Cabrini, rilasciate all’Ansa: “Sei mesi fa ho perso un fratello, oggi ne piango un altro. Non voglio dire altro, per me questo non è il momento di parlare”. Questo invece il messaggio della Lega di Serie A: “Paolo Rossi ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani, è stato l’eroe di tutti noi. La Serie A piange un immortale del nostro calcio, amato dal mondo intero”.