ADDIO A GENE WILDER, IL DOTTOR FRANKESTEIN PIU’ FAMOSO DEL CINEMA

Si è spento nella sua casa del Connecticut, all’età di 83 anni, Gene Wilder, uno dei più prolifici e divertenti attori della commedia americana.

Il decesso dell’autore è avvenuto per complicanze del morbo di Alzheimer del quale era afflitto, a dare l’annuncio è il nipote Jordan Walker-Pearlman.

Attore, scrittore e regista, raggiunse la popolarità grazie a Mel Brooks, con il quale collaborò in molti lungometraggi.

Nominato per due volte al premio Oscar, nel 1969 per Per favore non toccate le vecchiette, come miglior attore non protagonista film nel quale ricopre per la prima volta un ruolo importante e rivela le sue doti di attore comico e per Frankenstein Junior, come miglior sceneggiatura non originale.

L’attore nasce nel 1933 da una famiglia di ebrei russi immigrati. Dopo gli studi si avvicina al teatro frequentando la Bristol Old Vic Theatre School in inghilterra e calcando le scene nelle periferie statunitensi di piccoli teatri. Frequenta l’actor studio e debutta – poco più di una comparsa- nel film Gangster story di Arthur Penn nel 1967.

L’incontro con il regista Mel Brooks segna la sua carriera, è grazie a lui, infatti, che riceverà la sua prima nomination all’Oscar, ma sopratutto riuscirà a rivelare le sue doti attoriali comiche.

Collaborerà con molti registi tra cui Woody Allen nel film Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere), continuando però il sodalizio con Mel Brooks e in seguito con l’attore comico Marty Feldman, per gran parte della sua carriera.

Nell’ultima parte della sua vita, a seguito del ritiro dalle scena, dopo la sua comparsa come guest star nella sit-com Will e Grace, si dedica alla scrittura, scrivendo una autobiografia edita nel 2005, Baciami come uno sconosciuto, i due romanzi My french whore, The woman who wouldn’t e la raccolta di racconti What is this thing called love?

I suoi ruoli più celebri, come quelli di Willy Wonka, personaggio del romanzo La fabbrica di cioccolato, romanzo scritto da Roald Dahl o il dottor Frankenstein in Frankenstein Junior, così come alcune delle sue battute dei film sono rimasti nell’immaginario e nella storia del cinema comico.

Marzio Taccetti