I Bresciani vogliono che rimanga l acqua pubblica, anche se pochi sono andati alle urne per ribadirlo: questo è il bilancio del referendum indetto dalla Provincia di Brescia per chiedere ai cittadini se Acque Bresciane (la compagnia che gestisce il servizio acqua) dovrebbe rimanere completamente in mani pubbliche o aprire allingresso di un azionista privato vietando il 49 percento del capitale azionario.
Solo 216.000 persone hanno votato per 970 mila ammissibili, ovvero il 22,3%, con una schiacciante vittoria sì (oltre il 96% vuole lacqua pubblica ) in risposta alla domanda proposta: “Volete che il singolo manager del Servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga pienamente nelle mani del pubblico, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di privati? “. Essendo consultivo, il referendum – aperto ieri per tutto il giorno – non prevedeva il raggiungimento del quorum.
“Grazie a tutti gli attivisti e a tutti i cittadini che hanno votato” si legge sulla pagina Facebook del Referendum Water Public Committee di Brescia, che ha promosso il referendum. “Siamo soddisfatti del risultato: oltre 200 mila persone hanno ribadito che lacqua deve rimanere pubblica e abbiamo riportato al centro dellattenzione un tema importante, ovvero la gestione di un bene comune che deve essere protetto anche per le generazioni future – sottolinea il portavoce del Comitato, Mariano Mazzacani – I veri perdenti qui sono le parti, che non hanno organizzato alcun dibattito o volantinaggio sulla questione, senza preoccuparsi di informare i cittadini Abbiamo ricevuto sostegno solo dagli attivisti del movimento a 5 stelle, da Free and Equal e da Rifondazione Comunista I comuni della provincia di Brescia sono 205 e da soli siamo riusciti a raggiungere meno della metà, organizzando un centinaio di incontri pubblici, almeno dieci dei quali nella capitale .. Per superare laffluenza del 20% è un bel traguardo, se pensiamo che per il referendum per lautonomia, che ha avuto un altro budget e copertura informativa, nella nostra provincia è andato a votare il 3 0% degli aventi diritto “.
Il presidente di Acque Bresciane Gianluca Delbarba commenta anche lesito del referendum su acqua pubblica: “Massimo rispetto per tutti i cittadini di Brescia che si sono recati alle urne e che sono molto interessati al concetto di gestione del servizio idrico pubblico, ma anche a coloro che hanno deciso di non a sostenere la domanda e ci ha dato un segnale molto forte con la nostra astensione. Siamo sicuri che la provincia lavorerà con i sindaci per trovare un riassunto che non ferma Brescia ed è allaltezza delle aspettative dei bresciani. Rimango convinto che dover definire un piano industriale e finanziario, che prevede investimenti per 1,4 miliardi, per promuovere la necessità di avere partner che rendano la sfida realizzabile, che la politica indichi rapidamente la soluzione da costruire “.