Per quanto riguarda il servizio idrico, risultano attivati 15,5 miliardi di investimenti e realizzati il 98% circa degli investimenti programmati. E’ quanto emerge dalla Relazione Annuale dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, con i dati 2020 per elettricità, gas, acqua, rifiuti.
Nel corso dell’anno 2020, rileva Arera, il quadro complessivo di carattere normativo e regolatorio nel quale l’Autorità ha impostato i propri provvedimenti ha risentito profondamente degli effetti della pandemia da Covid-19. In questo contesto, le approvazioni delle proposte tariffarie per il quadriennio 2020-2023, riguardano 84 gestori che servono 36.817.534 abitanti.
Rispetto all’anno precedente la variazione media dei corrispettivi applicati all’utenza risulta pari all’1,97%. Si conferma, dunque, una sostanziale stabilità delle tariffe all’utenza, pur in presenza dell’avviato percorso di miglioramento della qualità del servizio idrico integrato.
Con riferimento al terzo periodo regolatorio, i programmi degli interventi trasmessi all’Autorità portano a quantificare, per il quadriennio 2020-2023, una spesa per investimenti da finanziare attraverso tariffa, in termini pro capite, pari a 224 euro per abitante a livello nazionale, con valori più elevati al Centro, pari a 286 euro per abitante. Considerando anche le previsioni in ordine alla disponibilità di finanziamenti pubblici per la realizzazione di infrastrutture idriche, gli investimenti programmati per il quadriennio 2020-2023 risultano, in termini pro capite, pari a 261 euro per abitante a livello nazionale, con il valore più elevato, diversamente rispetto a quanto rappresentato nelle precedenti edizioni, nell’area del Centro (322 euro per abitante).
La spesa per investimenti, in termini assoluti, inclusa la disponibilità di fondi pubblici, ammonta a 15,5 miliardi di euro per il quadriennio (corrispondenti a circa 3,9 miliardi di euro in ciascuna annualità del quadriennio). In particolare, dall’analisi dei dati, risulta che a fronte del progressivo miglioramento degli indicatori richiesto dalla regolazione della qualità tecnica, i soggetti competenti hanno programmato per il periodo 2020-2021 investimenti superiori di circa il 13% rispetto a quelli pianificati per il biennio precedente. Le verifiche effettuate hanno evidenziato dei generali miglioramenti nella capacità di realizzazione degli investimenti programmati. Il tasso di realizzazione medio nazionale per il 2018 è risultato del 97,9% e per il 2019 del 97,8%.