Sì ad un accordo franco tedesco ad ampio raggio. E’ stata raggiunta l’intesa tra Macron e Merkel che dunque dicono sì ad nuovo accordo franco tedesco in quel Aquisgrana che, nei fatti, rilancia i patti del 1963.
Quando si parla di accordo franco tedesco, naturalmente si tende a ricordare l’intesa firmata da firmato da De Gaulle e Adenauer nel 1963: ed è per appunto sulla scia di quella storia e fondamentale trattativa d’intesa tra i due grandi paesi europei che si mette in scia anche questa nuova armonica operazione di collaborazione tra Francia-Germania che dicono: “Avanti mano nella mano”.
Ad Aquisgrana, nello storico palazzo municipale, la cancelliera tedesca Merkel ed il premier francese Macron hanno firmato infatti il trattato che rilancia quello storico dell’Eliseo. I due leader europei, contestati con fischi e urla e gilet gialli in avanscoperta, hanno però tirato dritto per la propria strada.
“Oggi è un giorno molto significativo per i rapporti franco-tedeschi, vogliamo andare avanti mano nella mano” ha dichiarato ad esempio Angela Merkel, da Aquisgrana a margine della firma del trattato franco-tedesco. Un accordo che, considerando quanto racconta la storia e delle pagine di grave ’inimicizia passata fra i due Paesi’ non è per nulla ’scontato’, ha detto. Le intese post seconda guerra mondiale, dunque rinnovano con questo accordo franco tedesco. “E questo non potrebbe renderci più felici”, ha concluso Merkel.
In scia si è aggiunto ovviamente Macron. Germania e Francia aprono oggi un nuovo capitolo. Sulla base della riconciliazione, segniamo una nuova tappa”, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. Il Trattato è un continuum attualizzato di quello dell’Eliseo raggiunto da Charles De Gaulle e Konrad Adenauer nel 1963. L’obiettivo è quello di complementare la relazione bilaterale tra i due Paesi verso un “livello superiore”. Il testo “completa” quello del 1963 sui campi della difesa, diplomazia, economia o cooperazione transfrontaliera. I punti dell’accordo I due paesi, che dal 1870 si sono crudelmente affrontate in ben tra guerre sanguinarie, promettono di “approfondire la loro cooperazione in materia di politica estera, difesa straniera e nazionale”.