E’ ricoverata in gravi condizioni all’ospedale fiorentino di Careggi la donna di 42 anni accoltellata dal marito ieri sera nella casa di Bibbiena (Arezzo) dove la coppia abita. L’uomo, 50 anni, operaio artigiano, ha trascorso la prima notte nel carcere di Firenze Sollicciano. Arrestato dai carabinieri della compagnia di Bibbiena, è accusato di tentato omicidio aggravato: ha cercato di uccidere la moglie con due colpi sferrati con un coltello da cucina.
Tra le 19 e le 20 di ieri sera al culmine di una lite, presumibilmente scaturita per problemi legati alla dipendenze da stupefacenti, il marito ha afferrato un coltello con una lama di 7 cm e ha colpito più volte la moglie procurandole diversi tagli. Secondo quanto riferito dai sanitari del Careggi i fendenti non sarebbero andati in profondità e non avrebbero colpito organi vitali tanto da non mettere la donna in pericolo di vita. Il quadro clinico è comunque serio a causa di lesioni multiple da taglio ed altre contusioni.
Il marito, resosi conto di quanto aveva fatto, dopo aver ferito la moglie ha chiesto aiuto a un vicino di casa e ha chiamato i soccorsi. Una volta sul posto i sanitari e i carabinieri hanno trovato la casa piena di sangue e la donna, cosciente, ha riferito brevemente di essere stata aggredita dal marito. L’uomo è stato bloccato e arrestato in flagranza di reato dai carabinieri i quali hanno subito rinvenuto l’arma utilizzata poggiata in camera da letto, su un comodino.
Su una sedia gli abiti sporchi di sangue che l’uomo aveva dismesso dopo l’aggressione. È verosimile che quest’ultima sia avvenuta al rientro dal lavoro dell’uomo poiché gli abiti macchiati di sangue erano proprio quelli utilizzati nell’attività di operaio, hanno precisato i militari.
Drammatica la sequenza dell’aggressione che pare sia avvenuta in più ambienti della casa posta al primo piano di un piccolo condominio della centrale via Dante di Bibbiena. L’uomo condotto in Caserma a Bibbiena è stato fotosegnalato e adesso si trova in carcere in attesa della convalida dell’arresto.
I carabinieri hanno condotto un approfondito sopralluogo tecnico scientifico all’interno dell’appartamento che ha evidenziato numerose tracce della violenza scatenatasi in quell’ora di follia. Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Arezzo continuano le indagini per comprendere i reali motivi posti alla base dell’aggressione e ricostruire con precisione l’accaduto.