Il governo promette di tagliare le accise sulla benzina da mesi, al punto che doveva essere la prima disposizione del Consiglio dei Ministri. Il principio da cui il governo parte è sacrosanto: in Italia le accise sulla benzina sono troppo alte. Nessuno Stato membro dellUnione europea, ad eccezione dei Paesi Bassi, paga maggiori accise sul carburante. Lovvia conseguenza è che la benzina è anche più costosa. I dati pubblicati da Cargopedia e riportati dal Sole 24 Ore, mostrano che solo in Danimarca e nei Paesi Bassi si paga di più per la benzina rispetto allItalia, che si trova al terzo posto alla pari con la Grecia. E non è tanto il costo del carburante (in media con il resto dellUE) ad influenzare il costo quanto lincidenza delle accise e dellIVA. In Italia si pagano quasi venti centesimi in più al litro rispetto a paesi come Francia, Germania, Gran Bretagna. Trenta centesimi in più rispetto alla Spagna.
Quali sono le regole a livello europeo? Le accise sono imposte indirette sulla produzione o vendita di determinati prodotti, compreso il carburante. LUnione europea ha adottato un regolamento su tutti i prodotti energetici e ha stabilito, con la direttiva sulla tassazione dellenergia, quali sono le accise minime che ogni Stato membro deve applicare per scoraggiare luso delle automobili. Per quanto riguarda i carburanti, il minimo si attesta a 359 euro per mille litri di benzina. Quindi si parla di 0,359 euro al litro. Per il diesel il minimo è 0,33 centesimi e per il gpl 0,125.
Ciascuno Stato membro può decidere di applicare la direttiva imponendo accise diverse, a partire dal minimo imposto dallUE. Quindi passiamo da un costo di 362 euro per mille litri a 778 euro. Valutando il prezzo sul litro singolo, significa che ci sono paesi in cui le accise valgono 0,362 centesimi e altre in cui arrivano a incidere sul costo totale per 0,778 centesimi. Quindi vediamo cosa succede in ogni stato membro, dividendo per fasce di prezzo e partendo da quello in cui si paga meno.
Il paese in cui le accise incidono meno del costo della benzina è la Bulgaria (362 euro per mille litri con IVA al 20%). Seguono lUngheria (tra 390 e 406 euro), la Polonia (tra 387 e 449), la Romania (431), la Lituania (434) e la Spagna (tra 424 e 456 euro), lunico paese tra quelli dellEuropa occidentale dove limpatto delle accise è in media inferiore a 450 euro per mille litri.
Continuando, le accise vengono pagate leggermente di più in Lussemburgo (464 euro per mille litri ma con IVA solo 17%), Lettonia (476), Cipro (479), Repubblica ceca (493), Austria (tra il 482 e il 515 ), Croazia (515), Slovacchia (tra 515 e 554), Malta (549), Estonia (563), Slovenia (576) e Irlanda (588). Sopra i 600 euro ogni mille litri troviamo la maggior parte dei paesi occidentali dellUE. A partire dal Belgio, con 614 euro e IVA al 21%. Poi la Danimarca (619 e il 25% dellIVA), la Gran Bretagna (655 euro), il Portogallo (659), la Germania (tra 654 e 670 euro) e la Francia (683). Tutte le economie europee che fanno parte del G7, quindi, rientrano in questa fascia tra 650 e 683 euro per mille litri. Cioè meno di 0,70 centesimi al litro.
Poi passiamo ai paesi con le più alte accise. Si inizia con la Grecia, dove limpatto è di 700 euro per mille litri. Poi troviamo la Finlandia: 702 euro con il 24% di IVA. Un dato simile per la Svezia: costo delle accise tra 701 e 704 euro e IVA al 25%. LItalia è il secondo stato membro per limpatto delle accise: 728,4 euro per mille litri a cui viene aggiunta lIVA sullaccisa al 22%. Fondamentalmente, sono 0,728 centesimi al litro. Peggio di noi in Europa sono solo i Paesi Bassi, dove le accise costano 778 euro per mille litri, con lIVA al 21%.