Anche in Italia il settore delle due ruote seguirà le scadenze normative
europee che dal 1° gennaio 2016 renderanno obbligatori (e non opzionali)
i sistemi avanzati di frenata su tutti i veicoli da 125cc in su.
Il settore delle due ruote motorizzate torna anche in Italia sui
binari delle future normative europee in materia di sicurezza. E stata infatti abrogata,
nellambito della Legge di Stabilità, la norma della Legge Crescita che avrebbe imposto nel
nostro Paese lobbligo di inserire lABS come optional su tutti i veicoli a due o tre ruote di
cilindrata pari o superiore a 125cc.
Confindustria ANCMA, che ha seguito con la massima attenzione e partecipazione tutto
liter legislativo, plaude alla decisione finale e al ritorno delle normative italiane nellalveo
della legislazione comunitaria europea.
Il 10 dicembre scorso, il Consiglio dell’Unione Europea ha reso obbligatoria (e non
opzionale) a partire dal 1° gennaio 2016 l’installazione dell’ABS o di sistemi avanzati di
frenata su tutti i veicoli a due ruote a partire da 125cc di cilindrata.
La norma dellABS come optional obbligatorio avrebbe comportato una fortissima
turbativa sul mercato delle moto e degli scooter, con un potenziale dimezzamento delle
vendite e una conseguente possibile perdita di circa il 30% dei posti di lavoro nel settore,
soprattutto nellambito delle reti commerciali.
Le industrie del settore due ruote, italiane ed estere, pur avendo già in produzione diversi
modelli dotati di ABS, hanno infatti definito programmi di sviluppo allineati con lo scenario
normativo europeo e saranno pronte per la data stabilita dallUnione Europea a offrire, su
tutto il mercato comunitario, veicoli in linea con i futuri severi dettami di legge, ovvero
scooter e moto obbligatoriamente equipaggiati con ABS o altri sistemi avanzati di frenata
per tutti i veicoli con cilindrate da 51 a 125cc, e con ABS per quanto riguarda tutti i veicoli
con cilindrata superiore a 125cc.
Il nuovo Regolamento Quadro su omologazione e sorveglianza del mercato dei veicoli a
due e tre ruote e dei quadricicli approvato solo dieci giorni fa dal Consiglio dell’Unione
Europea rappresenta in materia di sicurezza attiva dei veicoli a due ruote la norma più
severa e avanzata al mondo, alla cui definizione Confindustria ANCMA ha contribuito
nellottica di puntare a uno scenario legislativo di assoluta eccellenza e avente per fine la
miglior tutela dellutente finale, ha dichiarato Corrado Capelli, presidente di Confindustria