Le strade italiane continuano a cadere a pezzi: sempre più frequenti gli episodi in cui le infrastrutture rivelano la scarsa manutenzione e la loro conseguente pericolosità. Stavolta è accaduto nella parte sottostante il Viadotto San Giacomo sulla A24 Roma-Teramo, dove alcuni pezzi di calcestruzzo che coprono il ferro si sarebbero staccati finendo in via Gabriele Rossetti, arteria che si trova nel quartiere omonimo il viadotto.
Al momento è stato confermato che non ci sono feriti e che la strada è stata chiusa. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco, entrati in azione con cinque unità e con lausilio dellautoscala rimuovendo per una superficie di 200 metri le parti di copriferro che stavano per cedere. Il tratto autostradale sembra ora percorribile, considerando che non sono stati rilevati danni strutturali sul viadotto. Strada dei Parchi, concessionaria delle arterie laziali e abruzzesi A24 e A25, intervenuta sul posto insieme a Polizia stradale e Vigili urbani, parla di microdistacchi e di nessun problema statico del viadotto e annuncia per domattina un intervento di ripristino anche con lausilio dei by bridge. I cittadini però non riescono a stare sereni, soprattutto dopo i recenti fatti avvenuti a Genova: “Finora non ci sono stati problemi concreti, ma andiamo incontro a un periodo di fobia generale, comprensibile, soprattutto dopo quanto accaduto a Genova”. Parole di Marco Brocchella, titolare del ristorante La Rupe che dal 1987 si trova sotto al viadotto San Giacomo allAquila, a un centinaio di metri dal luogo in cui sono caduti alcuni pezzi di calcestruzzo copriferro. “Non so che dire, cè tanta amarezza, viviamo una situazione difficile e non solo da aquilani alle prese con la ricostruzione post sisma – spiega ancora – Dovrebbero sicuramente organizzare lavori straordinari a cadenza più regolare, il problema cè e non è solo lautostrada, ma anche le buche, la strada dissestata e il ristagno dellacqua quando piove. Non credo si risolverà tutto in tempi brevi, è qualcosa che ci porteremo dietro, sperando non succeda niente”. “I calcinacci caduti sono solo un primo allarme – commenta una residente di via della Cisternola, a pochi passi dal punto dove sono caduti i calcinassi – Qui trema tutto, da sempre e chi qui sotto ci passa a piedi, come me, lo sa bene. Sono anni che viviamo nel terrore che lautostrada possa caderci in testa. A San Giacomo ci sono tanti anziani che escono a piedi, questa città sta diventando veramente pericolosa”.