Aborto, è polemica in Abruzzo sulla proposta di legge regionale di Fratelli d’Italia riguardante la sepoltura obbligatoria dei feti. Sulla questione oggi pomeriggio, alle 16.15, Fdi terrà un incontro stampa, nella propria sede di Roseto degli Abruzzi (Teramo), presenti i vertici regionali del partito, tra i quali il coordinatore Etel Sigismondi e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale d’Abruzzo, Umberto D’Annuntiis. Una conferenza per spiegare i contenuti della proposta, attualmente in Commissione Sanità. Si tratta di “una legge a tutela dei bambini mai nati”, dice Fdi, che ha già incassato gli strali di Pd, Cinque Stelle e forze di sinistra.
“Incostituzionale e illegittima” è secondo la Commissione Pari Opportunità della Regione, che ha bocciato il testo esprimendo parere negativo, “in quanto introduce un meccanismo volto alla tumulazione del frutto del concepimento a prescindere dal consenso della donna, attraverso l’intervento impositivo delle aziende sanitarie. Il testo prevede per ogni aborto prima delle 28 settimane e dopo i 90 giorni, il seppellimento da parte della Asl in un’area specifica del cimitero, anche se i genitori non provvederanno o non lo richiederanno”.
“Semplicemente -dice all’Adnkronos Sigismondi- andiamo a spiegare i contenuti di una proposta di legge, che ha avviato il proprio iter, e che deve essere oggetto di condivisione e riflessione nel centrodestra e all’interno del Consiglio regionale tutto. Essa si basa su due punti: quello di informare sulla possibilità di sepoltura dei bimbi scomparsi prima della 28esima settimana di gestazione, e quello di sostenere che il feto, o seme della vita che non riesce a germogliare per vari motivi, sui quali non entriamo, non venga equiparato a un rifiuto sanitario e smaltito come tale. E’ una riflessione d’obbligo. Le affermazioni, dure, rivolte contro di noi, non hanno ragione di esistere, perché non entriamo nella scelta complicata, difficile e dolorosa dell’aborto e non entriamo nella Legge 194. Non vogliamo violare alcun diritto. Stiamo ponendo solo alcune riflessioni”.
GOVERNATORE MARSILIO “ASSOLUTAMENTE FAVOREVOLE” – “Sono assolutamente favorevole alla proposta di legge regionale di Fratelli d’Italia di creare, in Abruzzo, un cimitero dei bimbi mai nati. Secondo me si tratta di una opportunità per tante famiglie che vivono questa triste disavventura dell’aborto che possono scegliere se trattare il feto come un rifiuto speciale buttato tra altri rifiuti o tumularlo all’interno di uno spazio riservato. Credo che sia una proposta rispettosa della libertà di ciascuno e della dignità umana. Non capisco, al contrario, l’aggressione che si sta facendo a una proposta che, credo, molti accoglierebbero volentieri. E’ difficile poi discutere con chi si barrica dietro l’idea che è normale che si butti un feto nel secchio rifiuti senza alternativa e senza pensarci sopra”. Così all’Adnkronos il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
M5S: “VERGOGNA, ABRUZZO NON E’ IL TEXAS” – “L’Abruzzo non è il Texas”: così Sara Marcozzi, capogruppo M5S in Regione Abruzzo, in merito al progetto di legge di Fratelli d’Italia. “C’è stato – dice – il parere negativo dalla Commissione Pari Opportunità della Regione, che ha ritenuto il testo illegittimo in ogni sua parte e ha ribadito il principio sacrosanto che le decisioni devono rimanere in capo alla madre e non certo alla Asl. Un parere che noi avevamo ampiamente previsto nonostante le risposte sguaiate e propagandistiche dei consiglieri Testa, Quaglieri, Liris e D’Annuntiis, impegnati a difendere l’indifendibile linea perseguita dal loro partito anche a livello nazionale”.Prosegue Marcozzi: “E’ molto interessante leggere con attenzione il parere della Commissione Pari Opportunità che ha rilevato nella proposta di legge il contrasto con la legge 194, la violazione di principi costituzionali, la violazione degli artt. 8-9 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo relativamente al diritto al rispetto della vita privata e familiare e al rispetto della libertà di pensiero, di coscienza e di religione, nonché la violazione degli articoli 3 e 7 della Carta dei diritti dell’Unione Europea. Insomma la proposta di legge viola tutto lo scibile”.
“Ma vi è di più, nello stesso parere la Commissione invita i proponenti perfino ad adeguare la legge regionale attualmente vigente alle norme nazionali, dando ancora maggiore centralità alla figura della madre in ogni tipo di scelta. Alla madre e a nessun altro. E una risposta chiara a chi, come Fratelli d’Italia, avrebbe voluto delegare certe decisioni alla Asl, a parenti o affini, insomma ad altri che nulla c’entrano col dolore e la sofferenza della donna in quei momenti”.”Rinnovo l’invito ai proponenti a vergognarsi in silenzio, a ritirare la proposta di legge e a chiedere scusa per aver provato a utilizzare la politica per entrare all’interno della vita privata degli abruzzesi”.