Aprendo la direzione del Pd il segretario esordisce informando tutti circa la linea da seguire: “A questo punto, sta per partire la campagna elettorale, dobbiamo essere chiari. Lo sforzo unitario deve esser praticato all’interno, in primis da chi dirige, dobbiamo cercare di parlare al Paese. Non faremo passi indietro sulla rivendicazione del passato – ha affermato Matteo Renzi – Chi fa richieste di abiura non si rende conto che il Paese era in crisi profonda. A chi dice di cancellare il passato dobbiamo dire che dobbiamo rivendicare con forza quello che abbiamo fatto. Ci sono stati errori, ma le cose che sono state fatte hanno migliorato il Paese”. In sostanza, ha sottolieato il segretario, chiedere abiure è “assurdo, illogico inspiegabile. L’obiettivo – ha continuato Renzi – è quello di essere il primo gruppo parlamentare della prossima legislatura. E se vogliamo fare una discussione seria, il Pd c’è. Gli insulti che ho ricevuto non valgono, per questo dico che è sbagliato fermarsi agli insulti. Dobbiamo ragionare e guardare avanti”. Poi, per quanto riguarda la coalizione ha spiegato, “mi auguro che sia la più ampia possibile, ma già così com’è possiamo essere il primo gruppo nella prossima legislatura. Non sarà il Pd a mettere paletti a una coalizione più larga possibile”. E ancora, “Non abbiamo messo veti a SI, Possibile e Mdp. Vorrei che fosse chiaro che da parte nostra c’è responsabilità: chi vorrà assumersi la responsabilità di rompere questa esperienza lo dovrà fare in modo trasparente e chiaro, da noi non troverà nessuna sponda”. A questo il punto il segretario si dice convinto che urge “coinvolgere l’area dei Verdi, socialisti, Idv, Radicali e Campo progressista, al quale lanciamo parole di dialogo e disponibilità, come quelle sentite in larga parte degli interventi di ieri. C’è poi il fronte aperto con l’ala moderata e centrista che rischia di essere risucchiata dal berlusconismo, un film già visto che non rivedremo. E’ cruciale che sia coinvolta il più possibile”. Renzi aggiunge anche: “Ho chiesto a Paolo Siani se ha voglia di correre con noi alle elezioni”. Quindi, affrontando il caspitalo economia, il segretario non ha potuto fa altro che ripetere i suoi trascorsi da premier, difendendo in primnis il Job Acts (. “Siamo pronti a ragionare su meno precarietà e più lavoro a tempo indeterminato”), e gli 80 euro (“non credo che la discussione possa essere sugli 80 euro sì o no”); ed a proposito della Manovra: “siamo disponibili a trovare punti di equilibrio sulla legge di bilancio, nei limiti di quanto è possibile fare”, sottolineando però al tempo stesso che sia Gentiloni che Padoan hanno invocato “responsabilità”. Infine, tanto per rimanere sull’attualità, i migranti (“sono assurde le critiche alle scelte del governo: Il calo nel numero degli sbarchi e chiaro”), ed infine lo Ius Soli: “Noi lo ius soli lo vogliamo fare lo stesso, anche senza accordo con Mdp”, ha affermato avvertendo che “Non è una cosa da barattare nella logica della coalizione”.
M.