Durante le operazioni di controllo mirato del territorio, i Carabinieri del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Parco di Oppido Mamertina, hanno scoperto rifiuti abbandonati illegalmente sul greto di un torrente nella località “Molisa”, a Reggio Calabria. Tra i materiali individuati, sono stati rinvenuti rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, oltre a circa 50 contenitori in plastica pieni di liquidi probabilmente utilizzati in lavori di ristrutturazione edilizia. Due imprenditori edili, un 63enne e un 23enne, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria con l’accusa di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti, creando di fatto una discarica abusiva che ha messo a rischio l’ecosistema locale.
Aggiornamento ore 12
L’operazione di controllo è stata avviata dal Reparto Carabinieri Parco Nazionale dell’Aspromonte, che ha intensificato i servizi sul territorio per contrastare i reati ambientali. Durante uno di questi controlli, i militari hanno notato un accumulo anomalo di rifiuti all’interno del greto del torrente in località Molisa. Fra i rifiuti trovati, vi erano materiali pericolosi, come residui provenienti da lavori edilizi e contenitori in plastica pieni di liquidi, che a una prima valutazione sembravano essere riconducibili a interventi di ristrutturazione di facciate. Tale abbandono, oltre a violare le norme ambientali, rappresentava un rischio significativo per l’area circostante, soprattutto a causa delle recenti piogge che avrebbero potuto disperdere i liquidi nell’ambiente.
Aggiornamento ore 13
Un particolare importante ha permesso ai militari di risalire ai responsabili dell’abbandono dei rifiuti. Due contenitori in plastica rinvenuti sul posto riportavano etichette con i dati identificativi di un’impresa edile. Questo elemento ha consentito di tracciare il percorso dei materiali, risalendo prima al venditore, e successivamente agli acquirenti del materiale stesso. Le indagini hanno condotto a due imprenditori edili, un 63enne con precedenti e un 23enne, entrambi residenti a Oppido Mamertina. Le prove raccolte indicano che i due uomini avrebbero illegalmente scaricato i rifiuti, creando una vera e propria discarica non autorizzata.
A seguito degli accertamenti, i due imprenditori sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti e abbandono di materiali pericolosi. L’accusa principale riguarda l’aver realizzato una discarica abusiva in un’area naturale protetta, con il conseguente rischio di compromettere l’ecosistema locale. Le operazioni di messa in sicurezza sono state immediatamente avviate per evitare ulteriori danni ambientali, soprattutto considerando le condizioni meteorologiche avverse che avrebbero potuto peggiorare la situazione.
Aggiornamento ore 14