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A Roma rissa tra cittadini e nomadi che rivoltano i cassonetti dei rifiuti

Più d’una decina i cassonetti dei rifiuti andati in fiamme nell’ultima settimana, e sarebbero fuori controllo i roghi di rifiuti nell’estesa periferia romana. “co’sti’ rifiuti o se more de colera o si finisce bruciati” brontola una signora che, lungo la Palmiro Togliatti, attende l’autobus.

L’aria è spesso irrespirabile in tutta Roma, c’è puzza di bruciato o si viene assaliti dai miasmi dei rifiuti. Ed intanto Carabinieri, Polizia e Polizie locali devono anche evitare le risse tra i residenti ed il “popolo dei carrellini” (i tanti nomadi che rivoltano i cassonetti lungo i marciapiedi o sulla sede stradale) sempre in cerca di rifiuti da rivendere nei mercatini delle chincaglierie.

Fermo di Polizia per coloro che frugano nei cassonetti: il nuovo regolamento

Dal comando della Polizia di Roma Capitale affermano che sono in attesa del nuovo regolamento di polizia sanitaria locale, che permetterebbe loro d’operare il fermo di polizia di coloro che frugano nel cassonetti o vivono d’accattonaggio: il nuovo regolamento pare abbia preso molti spunti dal “decreto sicurezza”. Ma i residenti pare non vogliano ancora attendere. Così molti commerciati, artigiani e residenti cercano di dissuadere con le maniere forti i rom che rovesciano l’immondizie per strada.

Il rischio rissa è dietro ogni angolo di strada, e perché troppi cittadini hanno deciso di fare per proprio conto. S’appostano nei pressi dei cassonetti stracolmi, attendono lì la loro preda, uno delle migliaia d’esponenti del “popolo dei carrellini”: “prendo solo rame, alluminio, antimonio…”, cerca di giustificarsi un nomade (forse un migrante) accerchiato dai residenti in una traversa di via Taranto (zona San Giovanni).

Emergenza rifiuti a Roma: la situazione

Subito scatta l’allarme alle centrale operativa dei Carabinieri: un gruppuscolo di romani ha accerchiato un nomade, e con la forza vuole dissuaderlo dal rovesciare il cassonetto e frugare tra i sacchetti dei rifiuti. Attimi di tensione, ed una gazzella dei Carabinieri piomba sul posto in poco tempo. Ma è già emergenza in zona Ostiense, dove un gommista ed un salumiere stanno minacciando un altro rom intento a rovesciare il cassonetto.

“E’ un problema, anzi l’emergenza dell’estate – afferma un capopattuglia della Polizia di Roma Capitale – non credo ci possa scappare il morto, certamente il rischio di percosse su chi fruga nei cassonetti è elevatissimo… lo abbiamo segnalato già da una settimana al comando”. Intanto i residenti sono ben informati, e sostengono d’agire così per stimolare l’amministrazione romana a rimuovere quanto prima i rifiuti. Ed intanto dai centri sociali già s’è levata la difesa del “popolo dei carrellini”, definiti utili riciclatori.

“Di fatto – ci spiega una pattuglia della Polizia di Stato – se fossimo chiamati ad intervenire, certamente dovremmo procedere per minacce aggravate, perché in associazione tra più cittadini, verso chi cerca di fermare con la forza chi fruga e rovescia i cassonetti: contro questi ultimi forse solo una sanzione amministrativa, ma che dovrebbero elevare gli ispettori della municipalizzata dei rifiuti insieme alla polizia locale di Roma”.

A chiunque dovesse capitare d’assiste al ribaltamento d’un cassonetto, si consiglia di far finta di nulla, onde evitare di dover pagare anche le spese legali e di giudizio penale: non è escluso nemmeno il risarcimento civile del nomade, a cui è stato impedito il sostentamento attraverso la compravendita di rifiuti.