Dopo un anno e mezzo di relazioni in ‘virtuale’ finalmente l’ortofrutta si incontra di nuovo in presenza. Lo farà al Rimini Expo Center a Macfrut, Fiera internazionale dell’ortofrutta, da martedì 7 a giovedì 9 settembre. Prima fiera dell’ortofrutta in presenza, Macfrut celebra uno degli eventi chiave del settore in ambito mondiale: l’anno internazionale dell’ortofrutta dichiarato dalla Fao. E proprio in questa direzione vanno una serie di eventi internazionali organizzati nei tre giorni della kermesse volti a promuovere i tanti aspetti positivi di questo settore che verranno svelati nei prossimi mesi. Al centro di tutto l’ortofrutta, settore strategico dell’agroalimentare italiano, che vale oltre 15 miliardi di euro di cui un terzo destinato all’export (nel 2020 5,144 miliardi di euro: +3,8% sul 2019). Il 7, 8 e 9 settembre, quindi, la fiera Rimini diventerà un grande hub internazionale dell’agrifood capace di attrarre buyer da tutto il mondo; in contemporanea a Macfrut infatti si terrà anche Fieravicola, la Fiera internazionale delle attività avicunicole.
Uno dei punti chiave dell’edizione 2021 sarà la sicurezza. Il rallentamento della pandemia e la massiccia campagna vaccinale a livello globale stanno creando le condizioni per un ritorno alla normalità e l’introduzione del Green Pass permette la ripresa degli spostamenti in ambito europeo. Inoltre, per i viaggiatori professionali provenienti da paesi extra Ue è prevista l’esenzione dalla quarantena per chiunque faccia ingresso in Italia, con un tampone negativo, e rimanga per un periodo non superiore alle centoventi ore (5 giorni). Tale termine può essere prorogato di alcuni giorni per comprovati motivi di lavoro. A tali disposizioni normative Macfrut aggiunge un ulteriore elemento a tutela di espositori e visitatori: la fiera sarà Covid free, in quanto per accedere alla manifestazione sarà necessario essere in possesso del Green Pass. Per chi ne fosse sprovvisto sarà possibile realizzare un tampone rapido, nei due ingressi del centro fieristico riminese.
Undici sono i settori espositivi in rappresentanza dell’intera filiera dell’ortofrutta, tale da rendere Macfrut un unicum nel panorama delle fiere. La grande voglia di incontrarsi finalmente in presenza unita al generale miglioramento della situazione ha generato una accelerazione nelle adesioni. In questa direzione va inquadrata la massiccia adesione di tante Regioni, presenti al fianco delle aziende del proprio territorio. A Rimini saranno presenti: Sardegna, Regione Partner dell’evento, Emilia Romagna, Basilicata, Veneto, Calabria, Piemonte, Marche e Lazio.
Tanti sono i focus sull’innovazione di settore, a partire della aree dinamiche che ospitano la quarta edizione di International Asparagus Days, il campo prova di Macfrut Field Solution, l’area Acquacampus realizzata in partnership con Cer e Anbi, sul tema dell’irrigazione, e il Biosolutions International Event dedicato alle filiere dei biostimolanti e del biocontrollo. E, novità di questa edizione il Retail for the Future dedicato al futuro dell’ortofrutta nella distribuzione moderna con una ricerca ontime in collaborazione con Think Fresh, e Italian Berry Day dedicato ai piccoli frutti promosso da Ncx Drahorad e ItalianBerry.it.
Malgrado la situazione di incertezza che ha aleggiato per tanto tempo, buona è la risposta in ambito internazionale, grazie anche alle tantissime presentazioni di Macfrut in modalità virtuale realizzate in questi mesi. Conferme arrivano dall’Africa, presente con un padiglione dedicato, così come dal Sud America ed Europa dell’Est. Confermato anche il programma di incoming per i buyer esteri realizzato in collaborazione con Ice-Agenzia e attraverso la rete di agenti esteri di Macfrut. Tra le novità dell’edizione 2021 ci sarà l’ampliamento dell’offerta fieristica con la piattaforma di Macfrut Digital che consente di ampliare le relazioni con i Paesi “lontani”, mentre lunedì 6 settembre ci sarà un grande evento esclusivamente dedicato al business con la Cina, The China Day, in modalità esclusivamente digitale.
Seconda voce dell’export agroalimentare con oltre 5 miliardi di euro (+3,8%), il settore è secondo solo al vino per peso economico. La produzione in valore si è attestata su circa 15 miliardi di euro, pari al 25,5% della produzione agricola nazionale, per una superficie di 1,2 milioni di ettari. L’Italia è il secondo produttore europeo, dietro la Spagna. Nei primi tre mesi del 2021 l’export di ortofrutta ha registrato un +8,3%, migliore performance dei settori dell’agroalimentare italiano (Fonte Ice-Agenzia). A parte la Francia, in doppia cifra è stata la crescita del nostro export nei primi cinque mercati: Germania +10,9%, Francia +0,9%, Austria 10,3%, Svizzera 14,6%, Spagna +17,6%. Curiosità, gli italiani sono i maggiori consumatori di frutta e verdura a livello europeo.
In contemporanea con Macfrut, alla Fiera di Rimini dal 7 al 9 settembre, le eccellenze della filiera avicola saranno al centro dell’edizione 2021 di Fieravicola. All’edizione 2021 non mancheranno le novità, ad iniziare dalla location. Per la prima volta Fieravicola si terrà infatti a Rimini sarà la fiera internazionale dell’ortofrutta. Un incontro che ha un chiaro obiettivo: dare vita a un grande polo dell’agribusiness capace di attrarre espositori e visitatori da tutto il mondo grazie alla messa in rete delle due fiere. Ma sicuramente il valore aggiunto più significativo per la manifestazione dedicata all’avicoltura è la possibilità di tornare in presenza, di ritrovare nei padiglioni l’occasione dell’incontro e del business dopo due anni di relazioni da remoto per tutto il settore fieristico.
“Siamo ottimisti e fiduciosi che si possa organizzare a Rimini un vero rilancio di questa storica manifestazione – dichiara il presidente di Fieravicola, Renzo Piraccini – con la possibilità di creare relazioni più distese e riprendere contatti business reali in una situazione covid free”. Innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione sono i driver su cui viene impostata questa edizione per testimoniare lo sviluppo di questa filiera che si è già mossa in un’ottica di modernizzazione.
“L’avicoltura italiana – dichiara il coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Fieravicola Stefano Gagliardi – è una filiera che ha lavorato moltissimo negli ultimi anni, in accordo con la comunità scientifica nazionale ed internazionale, per affrontare le sfide della sostenibilità e del benessere animale, e oggi è in grado di offrire al consumatore prodotti diversi sulla base di differenziazione dei sistemi e delle linee di allevamento. C’è grande voglia di ritrovarsi con un’edizione in presenza dove approfondire queste tematiche che interrogano l’intera filiera”.
Sul fronte dell’internazionalizzazione sono stati confermati 20 top buyer dall’Egitto e gli altri paesi del Nord Africa grazie alla preziosa collaborazione con Ice-Agenzia e diversi buyer dalla Russia e dai paesi eurasiatici. Grazie all’accordo con l’Associazione avicola eurasiatica al Rimini Expo Center si terrà l’International Poultry Forum (9 settembre) un appuntamento di riferimento per il mondo avicolo dei paesi euroasiatici che viene organizzato con successo da 27 anni.
Nella ricca agenda convegnistica figurano convegni tecnico-scientifici – convegno Sipa, assemblea Wpsa, convegno Asic – e focus su temi chiave come benessere animale, sostenibilità e biosicurezza.
Un appuntamento con buyer e retailer sulla base di dati, Ismea cercherà di ‘indagare’ i comportamenti del consumatore e le strategie dei retailer per rispondere al sentiment di chi fa acquisti (8 settembre); sull’avicoltura del futuro tra sostenibilità e benessere animale, con attenzione gli orientamenti normativi della nuova Pac e del ministero delle Politiche agricole farà il punto il convegno organizzato da Assoavi e UnaItalia con la presenza di rappresentanti del Mipaaf e dell’assessorato all’Agricoltura dell’Emilia Romagna in agenda martedì 7 settembre.