A.I. e universo high tech si sposano insieme, viaggiano a braccetto e uniscono progetti e idee attuali alla bellezza dell’arte e della storia per ricreare magie del passato dandole nuova vita: è quello che sta facendo Samsung in questi ultimi tempi, e che ha una protagonista assoluta, la Gioconda. Samsung fa muovere, vivere e in qualche modo parlare la Gioconda, il grande capolavoro di Leonardo da Vinci tramite la tecnologia.
L’intelligenza artificiale della grande azienda riesce a ricreare dei veri e propri movimenti della Gioconda. La più nota opera pittorica del celeberrimo artista Leonardo da Vinci, tramite il più recente sistema di machine learning generato dai programmatori dell’azienda coreana permette, tramite l’uso di una struttura di fondo basata su immagini fotografiche indubbiamente fisse ma applicate a proiezioni di struttura analitici di far realizzare sensazioni di movimento: ovvero si ricrea l’immagine con un effetto a dir poco realistico, che fa passare la percezione di un vero atto fisico, un movimento, per appunto.
La Gioconda si muove: la A.I. high tech fa vivere il capolavoro di Leonardo da Vinci
In buona sostanza si parte da una foto di base che tramite la struttura ricrea il tutto tramite delle clip, pur se di durata esigua, che permettono di fare la sensazione di vitalità: labbra che sembrano muoversi, facce espressive, occhi vivi. I personaggi dell’arte, e in questo caso la Gioconda, prendono ad avere nuove espressioni.
La struttura dell’azione degli analisti parte da algoritmi di intelligenza artificiale in grado di ricreare da zero fattezze di esseri umani realistici da mesi sono saliti alla ribalta, in ogni caso, a causa delle polemiche sulle tante fake news che si sono diffuse nel merito. Tuttavia Samsung ha comunicato di essere di dare una credibilità concreta alla faccenda, e proprio partendo da una fotografia statica. Gli algoritmi di cui parlano gli analisi sono stati creati da tecnici specializzati in intelligenza artificiale del gruppo coreano in tandem con esperi dello Skolkovo Institute of Technology di Mosca.