Rendendo noti i dati relativi alla disoccupazione registrati nel mese di giugno, lIstat rivela che è stato registrato un calo di 0,2% percentuali, attestandosi così all11,1%. Un dato che, spalmato sulle differenti fasce di età, comprende uomini e donne (queste ultime, nella media, rappresentano un picco dal 1977, registrando il 48,8%). Unica eccezione, purtroppo, gli ultracinquantenni, sempre in difficoltà nel ricollocamento. La buona notizia (complici gli impieghi stagionali), è rappresentata dal calo del tasso di disoccupazione giovanile (-1,1 punti), che tocca così una media del 35,4%. Parallelamente, rispetto a maggio, diminuiscono del 2% (-57 mila), anche le persone in cerca di occupazione. Dunque a giugno, sottolinea lIstituto di ricerca, il tasso di occupazione si è attestato al 57,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali. Come dicevamo, a trainare la crescita congiunturale delloccupazione è essenzialmente la componente femminile, tanto è che tra gli uomini si registra un modesto calo (soprattutto nelle fasce 15-24enni, e 35-49enni). E se i dipendenti a termine continuano ad aumentare, restano invece stabili i dipendenti a tempo indeterminato (diminuiscono invece gli indipendenti). Invariato poi rispetto a maggio il tasso degli inattivi (34,9%) mentre, nel trimestre aprile-giugno, si è contempo registrato un robusto calo dei disoccupati (-3,9%, -115 mila) e laumento degli inattivi (+0,4%, +50 mila).
M.