NETTUNO, CASO FARAONE, IL SINDACO CHIAVETTA PARLA AI CITTADINI

    Dopo la decisione della Corte dei Conti che condanna il sindaco Alessio Chiavetta ad un maxi risarcimento, il Primo cittadino ha voluto inviare una lettera nella quale spiega la situazione e le prossime mosse che farà:

    Abbiamo preso atto della decisione della Corte dei Conti: in tutte le fasi del processo come ormai noto da anni abbiamo difeso gli atti della Pubblica Amministrazione in riferimento alla nomina del direttore generale occorsa mentre la legge lo consentiva. Abbiamo rappresentato alle sedi giudiziarie e alla collettività il fatto che la figura del Direttore Generale era avvenuta solo e in quanto sostitutiva di quello precedente, agendo pertanto in buona fede nel conferire la nomina: infatti la decisione non riconosce quel dolo che l’accusa ci voleva addebitare. Allo stato di questa decisione riteniamo che la delicata vicenda giudiziaria, corredata da tutti i documenti a supporto della Pubblica Amministrazione, sia stata interpretata e motivata con condizionamento rispetto all’impianto accusatorio – alimentato in questi anni anche da un’attività della stampa soprattutto locale quantomeno singolare – riconoscendo erroneamente un presunto danno erariale: non a caso dallo stesso dettato della sentenza appare che non siano certi nemmeno i  contenuti dei supporti argomentativi che porterebbero alla condanna. Per questi motivi annunciamo di ricorrere in appello affermando che rispetteremo le decisioni prospettando, se nel caso riconosciuto, la giusta restituzione che potrà essere decisa. Anche sugli importi stabiliti nella decisione odierna appare che ci siano delle evidenti disfunzioni contabili: sul punto infatti è bene ricordare che il direttore generale ha comunque svolto le sue funzioni e per un tempo inferiore rispetto a quello prospettato nei calcoli della condanna. Per quanto al fatto che il direttore generale, oggi cessato da tale ruolo, abbia comunque svolto le sue funzioni, si deve considerare che lo stesso vanta un credito come dipendente dell’ente per le funzioni svolte durante la carica di direttore generale, credito che lo stesso non ha mai fino ad ora richiesto in quanto ricopriva la carica di direttore. E’ evidente che laddove lo stesso debba mai andare a restituire somme percepite di tale ruolo di DG, l’ente potrà attendersi la richiesta di pagamento di una somma pari quasi al doppio di quanto la Corte dei Conti attribuisce alla vicenda del DG. Questa è una delle principali ragioni per la quale più volte abbiamo detto che la nomina del DG ha comportato un risparmio per l’ente. A questo punto supporteremo anche questa tesi con una perizia di un esperto contabile cui fino ad ora non abbiamo conferito incarico di redigere una perizia solo per far risparmiare l’ente. Già da questa estate su una serie di vicende avevo espresso, come cittadino oltre che come Sindaco, delle forti perplessità sullo svolgimento di certi fatti giudiziari e sull’andamento di certe indagini, anche e sempre con ampio rispetto per gli operatori tutti delle forze dell’ordine. Anche su questa vicenda della Corte dei Conti ritorna un dato che fin dall’inizio non ho reso noto e che ora ritengo che i cittadini di Nettuno debbano sapere: la Procura della Corte dei Conti che ha agito nei nostri riguardi su questa vicenda del Direttore Generale, lo ha fatto sulla base delle informative che a quel tempo trasmise ad essa la Guardia di Finanza, e il procedimento accusatorio è seguito dallo stesso magistrato, ben noto, che segue l’accusa per la vicenda della Nettuno Servizi dove il Comune di Nettuno è danneggiato. E’ dunque ben noto alla Procura della Corte dei Conti il duro lavoro che il Comune di Nettuno ha fatto in questi anni per ripianare le casse di un Comune che era arrivato sull’orlo del dissesto finanziario. Un lavoro che ha rifondato sin dalla base soprattutto l’immagine delle Città di Nettuno. Sia chiaro, la semplice e sola vicenda di un incarico contestato di un Direttore Generale non può oscurare, laddove mai risulterà fondata o meno, il lavoro svolto dall’Amministrazione per la collettività.