Incredibile successo per il Corso di scrittura con delitto che ha visto vincere due giovani ingegneri elettronici
Al Museo di Roma in Trastevere si è conclusa ieri sera la quinta edizione del Trastevere Noir Festival, liniziativa prodotta da Artix, curata da Paolo Petroni e Marco Panella e dedicata agli incontri tra il noir e i vari linguaggi, che ha visto questanno dibattere sul palco importanti firme della narrativa e saggistica italiana specializzati nel genere. Questanno erano infatti presenti Donato Carrisi, Ilaria Beltrame, Carlo Callegari, Riccardo Gazzaniga, Francesco Carincella, Mario Falcone, Massimo Maugeri, Maurizio De Giovanni, Marco Polillo, Leopoldo Viscomi, Michael Perth, Roberto Costantini, Dario Buzzolan, Vito Bruschini, Roberto Riccardi e Loredana Lipperini. Un successo trasversale di pubblico e critica che ha visto registrare unaffluenza di circa 1000 persone per una settimana di confronti culturali con gli scrittori, moderati dai due curatori della manifestazione.
Sorprendente novità di questanno è stato laffollatissimo laboratorio di scrittura con delitto, realizzato in collaborazione con la Scuola Omero che proprio ieri sera ha visto decretare i due vincitori del miglior racconto noir ambientato proprio allinterno del festival in Trastevere, le cui opere verranno successivamente pubblicate in un e-book. Il taccuino nero di Mario Abbiato e Corso di scrittura con delitto di Serena Moro si sono giudicati rispettivamente il secondo e il primo premio, con le seguenti motivazioni scritte dallo stesso Donato Carrisi, presidente della giuria esaminatrice:
Secondo classificato: Ottimo esercizio di suspence. La storia monta insieme al mistero. Bella la spersonalizzazione dellio narrante: lo fa sembrare la perfetta vittima predestinata. Buono lo spostamento fra le location, indica un occhio di regia che pochi posseggono quando scrivono.
Primo classificato: Bello perché SEMPLICE. Diretto, non didascalico. Lautore non forza il significato delle parole cercando di stupire col linguaggio: si affida alla storia. Non cerca lapplauso del lettore, vuole solo che si diverta. Scrivere per gli altri è una dote rara. Buona la struttura, con la scelta di periodi brevi, a volte isolati nella pagina. Perciò, bello il disegno delle frasi: il racconto scorre, ha un ritmo.
Soddisfatti dellesito di questo primo esperimento trasteverino Paolo Restuccia ed Enrico Valenzi, docenti della scuola e coordinatori del seminario a cui hanno partecipato ben 80 aspiranti scrittori di ogni generazione, sesso e provenienza professionale.
Lappuntamento con loro e con il Trastevere Noir Festival è dunque per il prossimo anno, con un cartellone, come già dimostrato nel corso di queste edizioni, sempre più ricco di autori, storie e spunti creativi interdisciplinari.