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Genova, il nuovo ponte affidato ad Autostrade. La ministra De Micheli: “Ho deciso io”. E’ bufera

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C’è ‘maretta’ nell’aria. Stamane infatti, rilanciata da un intervento su Radio 24, Paola DeMicheli, ministra delle Infrastrutture e Trasporti ha confermato che, “La lettera al sindaco Bucci l’ho firmata io: una lettera in cui confermo la procedura di collaudo consegna e anche quella della gestione che va al concessionario, ovviamente in questa fase concessionario è Aspi“. Dunque, ha poi aggiunto, “In questa fase questa è l’opzione, la soluzione che io stessa ho indicato”.

Dunque è confermato quanto dichiarato al ‘Sole 24 Ore’, dal commissario per la ricostruzione del viadotto Polcevera, e sindaco di Genova, Marco Bucci: ”Confermo che è arrivata la lettera dal ministro e ha affidato al commissario il verbale di verifica dell’ispezione di viabilità. Lo faremo noi con la struttura commissariale e decideremo il team di consulenti che farà questo lavoro, possono essere Anas, Rina o altri. E’ una decisione che prenderanno i responsabili tecnici”.

Salvini: “Cosa non si fa per salvare la poltrona…”

La notizia ha naturalmente sollevato differenti reazioni. Il leader della Lega ad esempio ha sbottato: “Confermata la concessione ad Autostrade? Cosa non si fa per salvare la poltrona, 5Stelle ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso: colpa di Salvini anche questo?”.

Il Viceministro Buffagni replica citando Dante

C’è stato anche chi, scomodando Dante, come Stefano Buffagni (viceministro allo Sviluppo economico), il quale ha twittato: Rinviare non significa risolvere i problemi! Il conto, salato, alla fine si paga sempre. I cittadini ci hanno eletto per #cambiare e #decidere e non per avere ‘l’anime triste di coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo’ #NonInMioNome #ViaIBenetton”.

Mulè (FI): “M5s come sempre smentito dai fatti”

Non da meno poi il portavoce dei gruppi di Forza Italia di Camera e Senato Giorgio Mulè, secondo cui ”Non ci sono chiacchiere o dietrologie da fare, il Movimento 5 stelle per l’ennesima volta è stato smentito dai fatti, il populismo si è infranto sulla realtà, sulle regole dello Stato di diritto. Conte ha preso in giro il popolo presentandosi a Genova due giorni dopo la tragedia e dicendo ‘mai più Benetton’, non sapendo o volendo ignorare consapevolmente che quell’azienda è composta per il 70% da investitori stranieri”.

Toti: “Tanti proclami… e il Ponte torna ad Autostrade”

Dal canto suo il governatore ligure, Giovanni Toti, ha commentato dalla sua pagina Fb: ”Dopo due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata il ponte di Genova verrà riconsegnato proprio ad Autostrade, come ha ordinato il Governo M5S-PD. Io non dico nulla – ha quindi aggiunto il presidente della Liguria – Ma nulla di nulla. Aspetto solo il commento di: Travaglio, Pedullà, Salvatore, Di Maio, Lunardon, alcuni giornalisti che vorrebbero fare politica, insomma tutti coloro che in questi anni hanno pontificato per i loro amici. Perché a differenza loro, noi siamo amici solo dei liguri e vogliamo autostrade che funzionino e sicure. Ci interessa solo questo. Altri forse sono amici di altro… e altri. Sicuro non della verità. Ai grillini che promettevano, sulle macerie del Morandi, che avrebbero tolto subito le concessioni. A chi ci accusava di essere amici di Autostrade quando predicavamo solo buon senso dicendo che la giustizia si fa nei tribunali. Ai tanti partiti di Governo che si sono riempiti la bocca di cambiamento e nuova politica senza prendere una, che sia una, decisione su questo tema. Ad alcuni giornalisti che concionavano sulle malefatte di Autostrade, ci accusavano di difenderle e inneggiavano alla giustizia che il Governo avrebbe fatto togliendo le concessioni”. Dunque, termina Toti nell’ultimo passaggio del suo lungo ed articolato post: ”Voi ridate il ponte ad Autostrade senza ottenere nulla. Noi continuiamo a lavorare per l’interesse dei liguri. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato. Mentre a Roma litigavate, noi in Liguria almeno abbiamo ricostruito il ponte. Forse abbiamo ringhiato meno di voi… ma visti i risultati…”.

Max