Importante comunicato arrivato in redazione riguardante la difficile situazione rifiuti della Regione Lazio:
La commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi (Pd) ha dato il via libera, con la sola astensione dei consiglieri del Pdl, alla delibera consiliare che modifica il piano di gestione dei rifiuti. Adesso il provvedimento sarà adesso sottoposto allesame dellAula per lapprovazione definitiva.
Con questa delibera ha spiegato lassessore Michele Civita vogliamo dare un segnale forte alle amministrazioni locali, ma anche alle forze sociali: il nostro obiettivo è raggiungere il 65 per cento di raccolta differenziata, come stabilito dalla legge nazionale. Nessuna subordinata: per questo abbiamo proposto labolizione del cosiddetto scenario di controllo, una sorta di piano b inserito dalla precedente giunta regionale. Lo scenario di controllo, infatti, prevedeva un aumento della quantità di rifiuti prodotta e un aumento molto lento della raccolta differenziata (0,9 per cento ogni anno). In realtà i dati dellIstituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) ci dicono che i rifiuti dal 2011 al 2012 sono diminuiti (da 3 milioni e 315mila tonnellate a 3 milioni e 201mila) e la raccolta differenziata è cresciuta dal 16,5 per cento del 2010 al 22,1 del 2012. Le stime pessimistiche contenute in questo piano b, insomma, sono state smentite e quindi, anche accogliendo il quesito referendario proposto dai movimenti dei cittadini, proponiamo di abolirlo del tutto. E con esso anche le relative previsioni di nuovi impianti.
Noi ha concluso Civita vogliamo indirizzare tutte le risorse per aiutare i Comuni a raggiungere il 65 per cento di differenziata. A partire da Roma, dove viene prodotta più della metà dei rifiuti dellintera regione e dalla sua provincia. Nella delibera, infine, è previsto un monitoraggio attento dei flussi dei rifiuti, in maniera da arrivare, penso a novembre, a una modifica complessiva del piano stesso, basata sulla Valutazione ambientale strategica.
A favore del provvedimento hanno votato i consiglieri di Pd, Per il Lazio, Lista Zingaretti, M5S e Fratelli dItalia.