Più che per l’immagine del vincitore festeggiato su podio, questo gp d’Austria di Formula 1 sarà ricordato per l’immagine di Lewis Hamilton in ginocchio – così come annunciato – in segno di protesta contro il razzismo. Un bellissimo gesto ‘sociale’ condiviso anche da altri piloti allineati al via (Vettel in testa), con addosso la maglia nera con l’ormai ‘famosa’ scritta ‘End racism#WeRaceAsOne’.
Tuttavia, poco prima Charles Leclerc, sulla sua pagina social aveva tenuto a spiegare che “Quello che conta sono i fatti. Non m’inginocchierò, ma questo non significa affatto che sia meno impegnato di altri nella lotta alle discriminazioni“.
Ad ogni modo, iniziata la gara e, come è giusto che sia, ciascuno ha ripreso la giusta concentrazione per prevalere sull’altro.
Gp d’Austria: Bottas su tutti: “Ero sul pezzo”
“È stata decisamente una gara con tanta pressione, una safety andava bene poi alla fine ho detto: ‘ma dai ancora una’. Hamilton ha avuto tante opportunità di superarmi, era molto veloce, se avessi sbagliato lo avrebbe fatto ma sono stato sul pezzo. Non c’era modo migliore per cominciare la stagione”.
Così, al termine di una bellissima gara – primo appuntamento stagionale – un raggiante Valteri Bottas, soddisfatto per essersi lasciato alle spalle, nell’ordine, Charles Leclerc (Ferrari, autore di un finale ‘incandescente’), e Lando Norris (McLaren), che ha ‘dato le spalle’ ad Albon (Red Bull), a sua volta seguito da Hamilton, comunque ‘condannato’ a dover scontare ben 3 posizioni di penalità nella griglia.
Non sono mancati momenti bellissimi come, al nono minuto, nel caso del ‘duello’ fra Albon ed Hamilton, la cui Mercedes si è ripresa subito la terza posizione. Due giri dopo ecco invece la clamorosa défaillance della Red Bull di Verstappen, che riesce a stento a ‘parcheggiare’ nei box, salutando definitivamente la gara.
Gp d’Austria: gara all’insegna della Safety car
Tuttavia la gara cambia quando entra in pista la Safety-car, che da ossigeno alle auto, a turno impegnate col cambio di gomme.
Si riprende e si combatte, al 31esimo Vettel – in ottava posizione – finisce in testacoda dopo aver evitato per un pelo l’impatto con Sainz. Quando, intorno al 50imo giro il circuito sembrava disegnare una situazione più o meno definita, ecco nuovamente la safety car a ricompattare il gruppo. Ma sarà una costante: poco dopo infatti Raikkonen perde una ruota per il terzo ingresso in pista della ‘safety’. Hamilton ‘tocca’ Albon, una mossa che lo condanna al ritiro mentre, per l’inglese, scattano 5 punti (determinanti) di penalità.
Gp D’Austria, Leclerc : “Abbiamo tanto da fare”
Il resto è l’ordine d’arrivo, con Bottas che festeggia il suo ottavo successo in F1, quindi la Ferrari – beneficiata dalla penalità di Hamilton – con Leclerc che, con grande onestà ammette: “L’obiettivo era cogliere ogni opportunità ma il passo non ce l’avevamo per chiudere in questa posizione. Abbiamo tanto lavoro da fare, siamo ancora lontani”. Quindi, ecco Norris, con il suo primo podio in assoluto: “Non so, sono senza parole – balbetta il pilota della Mclaren – Ci sono stati alcuni momenti in cui pensavo che avessi perso ogni opportunità, ho però stretto i denti e alla fine sono finito sul podio. E’ stata una gara lunga ma ho cercato di spingere il più possibile, ho dato tutto. Dallo scorso anno a questo abbiamo fatto un passo enorme e sono orgoglioso di appartenere a questo team”.
Max