Una situazione “allarmante”. Così ieri Anthony Fauci, virologo e membro della task force anti Covid-19, ha commentato l’aumento dei casi di coronavirus negli Stati Uniti.
Secondo i dati della Johns Hopkins University, nelle ultime 24 sono morte quasi 831 persone e sono stati registrati oltre 36mila casi. Sale a 121.176 il totale delle vittime. 2.342.739 i casi diagnosticati.
Mentre nello stato di New York, il più colpito dalla pandemia, la situazione sembra essere sotto controllo, alcuni stati nel sud e nell’ovest del Paese stanno registrando un aumento di contagi.
“Le prossime due settimane saranno cruciali nella nostra capacità di far fronte al picco che stiamo vedendo in Florida, Texas, Arizona e in altri stati”, ha detto Fauci, definendosi “molto preoccupato” per “l’inquietante aumento delle infezioni”. Quasi la metà dei cinquanta stati americani ha registrato un aumento del numero di casi negli ultimi quattordici giorni.
Coronavirus, la situazione in Texas
Il Texas, uno dei primi stati ad allentare le misure restrittive a inizio maggio, ha registrato martedì 5.000 nuove infezioni, un record dall’inizio della pandemia. Il governatore Greg Abbott ha invitato tutti i cittadini a stare a casa: “Non c’è alcuna ragione in questa fase a uscire senza necessità reale”.
Coronavirus, la situazione in Arizona
Anche l’Arizona, dove oggi il presidente Donald Trump ha tenuto un comizio, sta diventando un nuovo epicentro dell’epidemia. Dopo il flop di Tulsa, il tycoon è volato a Phoenix per rilanciare la sua candidatura e incontrare un gruppo di giovani sostenitori. All’esterno della Dream City Church, dove il presidente ha tenuto il comizio, ci sono stati scontri tra la polizia e manifestanti anti Trump.
Mario Bonito