Fino a qualche tempo fa, in pieno lockdown, con un isolamento generalizzato che ha davvero ‘distanziato’ in senso fisico la maggior parte di italiani, arrivare ad una data come quella del 3 giugno con le precise indicazioni circa quelle che qualcuno ha definito come le ‘definitive riaperture’, ci sembrava un ambizioso miraggio.
E invece, gli italiani, uniformati nella resiliente necessità di uscire dall’emergenza da covid-19, ce l’hanno fatta: nonostante purtroppo si continuino a registrare decessi e positività per via del coronavirus, i dati sono andati in costante diminuzione.
Alla luce di questo elemento ci sono state come ormai note le prime aperture il 4 Maggio scorso, poi succedute da altre ancora, di settimana in settimana, fino ad arrivare anche a spiagge e spostamenti.
Già, gli spostamenti tra Regioni, ultima grande questione aperta e che, appunto, il 3 Giugno ormai imminente, avrà la sua data chiave.
Eppure, come in tanti hanno sottolineato, non tutto ricomincia il 3 Giugno, o meglio, non come lo conoscevamo prima. Per esempio, molte attività, molti luoghi di aggregrazione. Ma anche molti comportamenti sociali resteranno sotto restrizione.
Andiamo a vedere quali.
3 giugno 2020: niente baci e abbracci, ancora mascherina, niente feste senza distanziamento
Si potrà viaggiare in tutta Italia e poi da e per l’estero, ma anche nel nostro territorio resteranno per un pò delle note limitazioni. In primo luogo i cari vecchi esempi di ‘socializzazione’ tutti italiani, o per estensione ‘latini’. Le espressione di calore, gli abbracci e baci tra amici e conoscenti. Proprio così.
Non si potranno fare effusioni in pubblico (e si consiglia anche in privato): di conseguenza, per tutti, niente baci e abbracci e ancora niente assembramenti. Se volete bene a un amico, un conoscente, se la vostra vicina di casa così affettuosa meriterebbe un abbraccio o se volete baciare un’amica o un passante con cui avete confidenza, sappiate che non potrete farlo.
Nello stesso tempo continua l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto che si somma ovviamente al vincolo al metro di distanza.
Come conseguenza del ‘no a baci e abbracci’, appare logico che continuerà, anche dal 3 giugno, il divieto di feste e riunioni con amici e parenti se non è possibile mantenere le distanze previste.
A molti questa pista appare piuttosto complicata da praticare, almeno in privato, dal momento che i luoghi privati, in quanto tale, non sono soggetti a controlli: e le recenti immagini della movida hanno reso queste indicazioni piuttosto difficili da metabolizzare.
Una cosa è certa: la quarantena obbligatoria per chi ha la febbre sopra i 37,5 gradi o sintomi respiratori continua: in pratica non si potrà uscire di casa e andare luoghi pubblici per 14 giorni. In Sicilia c’è l’obbligo di quarantena fino all’8 giugno per chi arriva da un’altra regione.
E poi, il capitolo App. Salvo stravolgimenti, dal pomeriggio del 2 giugno sarà disponibile al download l’app Immuni.