Cassa integrazione, come funziona e come fare la procedura veloce? Durante l’emergenza coronavirus uno degli aspetti che meno hanno funzionato è sicuramente il pagamento della cassa integrazione, che nei meandri dei rapporti fra Governo, Banche ed Enti Locali ha vissuto degli imperdonabili ritardi.
Fortunatamente il Decreto Rilancio ha stabilito una procedura diversa, più veloce e semplificata, per il pagamento della cassa integrazione. Il sistema prevede che l’Inps sia l’unico interlocutore per gli ammortizzatori sociali, ed eroghi un anticipo del 40% dell’assegno in 30 giorni dalla domanda.
Vediamo allora quando parte la nuova procedura, da che giorno e come funziona: quando arriva la cassa integrazione Inps, l’anticipo e come fare domanda.
Cassa Integrazione Inps, dal 18 giugno la nuova procedura con anticipo 40%. Date, scadenze, requisiti
La procedura accelerata inizia ufficialmente il 18 giugno 2020. Si basa sull’anticipo del 40% da parte dell’Inps, sulla base delle ore di lavoro per cui si richiede la cassa integrazione.
Il pagamento avviene entro 15 giorni dal ricevimento della domanda che il datore di lavoro inoltra all’ente previdenziale. Le domande, lo ricordiamo, vanno inviate entro 15 giorni dall’interruzione del lavoro o la riduzione dell’orario.
La cassa integrazione gode di una proroga di cinque settimane ulteriori, dopo le settimane fino al 31 agosto. Questa possibilità è riservata a chi ha già usufruito della cig nelle 9 settimane precedenti.
Servirà infatti una nuova procedura per richiedere le altre 4 settimane previste dal decreto, per il periodo dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020.
Le domande per le settimane di cassa integrazione fino al 31 agosto possono essere inoltrate a 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto. Considerando che il Dl Rilancio entra in vigore il 18 giugno, si ha già la scadenza.
È l’Inps a controllare e autorizzare le domande, provvedendo a pagare in 15 giorni l’anticipo della cassa integrazione nella misura del 40%, calcolata sulle ore totali per cui si fa richiesta.
Il datore di lavoro deve poi provvedere a inviare all’Inps tutti i dati necessari per il calcolo completo, utile all’erogazione del saldo delle ore, che deve avvenire a 30 giorni dal pagamento dell’anticipo.