Inizierà con un consiglio straordinario limpegno da parte della Regione Lazio nel cercare una possibile soluzione per i lavoratori in mobilità ex Alitalia e del comparto aeroportuale laziale. E’ quanto il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd) ha impegnato la Regione a ricercare. LAula della Pisana ha oggi approvato allunanimità una mozione in tal senso primo firmatario Riccardo Agostini (Pd) rivolta al presidente Nicola Zingaretti e all’assessore Lucia Valente. Due gli indirizzi impartiti dal Consiglio al governo regionale. Il primo consiste nell’attivare tutte le misure e tutte le relazioni politiche ed industriali per la definizione dei requisiti di sistema al fine di individuare soluzioni condivise che garantiscano la sopravvivenza del comparto aeroportuale e investimenti nel settore. Il secondo è costituito dall’impegno ad assumere ogni iniziativa idonea di mediazione e di costruttiva collaborazione con i ministeri competenti, le parti sociali, l’Inps per la definizione di soluzioni congrue per il riassorbimento nel ciclo produttivo dei lavoratori in mobilità ex Alitalia e dei lavoratori del comparto aeroportuale laziale al fine di dare risposte certe in merito al loro futuro professionale.
Dopo la crisi Alitalia nel 2008 e le conseguenti ripercussioni sulloccupazione, nel 2012 sono stati messi in mobilità altri 4500 lavoratori, cui vanno aggiunti quelli dellindotto. Alla scadenza degli ammortizzatori sociali, nel dicembre 2015 ha osservato Agostini la maggioranza di questi lavoratori ’non occupati’ non maturerà i requisiti per poter accedere alle prestazioni previdenziali, rimanendo, di fatto, senza alcun reddito e occupazione. Si tratta di lavoratori maturi, tra i 35 e 50 anni, che hanno difficoltà a ricollocarsi sia perché hanno professionalità specifiche (piloti, assistenti di volo, personale operativo, operai specializzati e amministrativi cresciuti in Alitalia), sia perché c’è la falsa credenza che costino troppo alle aziende che potrebbero assumerli. Alcuni di essi, si era detto, sarebbero andati in pensione. Ma parte consistente di questi lavoratori, dopo la riforma Fornero, sono stati considerati esodati osserva Agostini.
Non risulta utilizzato sempre secondo quanto sostenuto nella mozione il fondo speciale del trasporto aereo della legge 291/2004 istituito non solo per il sostegno al reddito, ma anche delloccupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del trasporto aereo. Non sono mai stati attivati progetti di formazione e riqualificazione per la gestione dei lavoratori eccedenti. Risorse umane che dovrebbero rappresentare il bacino naturale per le assunzioni delle aziende del comparto le quali, invece, continuano ad assumere a tempo determinato personale ex novo, generando ulteriore precariato.
Michele Baldi (Lista Zingaretti) ha invocato uno sforzo per dare una possibilità a questi lavoratori di essere riutilizzati. Alitalia e Fiumicino stanno a Roma come la Fiat sta a Torino ha sottolineato Massimiliano Valeriani (Pd), nellevidenziare la centralità del tema per la Regione. A favore della mozione ancheSilvana Denicolò (M5S) che ha chiesto non di puntare alla sopravvivenza del comparto ma alla valorizzazione della sua centralità. Marino Fardelli (Lista Bongiorno) ha ritenuto urgente lapporto della Regione Lazio al tavolo ministeriale di crisi e si è rallegrato che la Ue finalmente si stia interessando al caso Alitalia. Lassessore Valente si è dichiarata compiaciuta della sintonia raggiunta su questa mozione e ha ricordato le azioni già intraprese da Zingaretti perché Fiumicino non venga declassato.