Attore, modello, ora anche scrittore. Urs Althaus ha fatto tanto nella sua vita, ma tutti, o quasi, lo conoscono come Aristoteles, personaggio diventato celebre nel film ‘L’allenatore nel pallone’ con Lino Banfi. Arrivato dal Brasile per salvare la Longobarda, vittima di saudade e poi ancora salvatore.
La figura dell’attaccante brasiliano è ormai un cult nella storia del cinema italiano. Ma non è l’unica impresa che ha reso celebre Urs Althaus, che ha deciso di raccontarsi in un’autobiografia, edita da Bibliotheka edizioni, in uscita il prossimo 7 agosto. ‘Io, Aristoteles, il Negro svizzero’ è il nome del libro che ripercorre le tappe della vita dell’attore.
Un titolo che mette subito in chiaro le intenzioni dell’autore: raccontare la sua vita senza filtri. A partire dall’infanzia, caratterizzata da un padre, svizzero appunto, mai conosciuto. Un po’ come Aristoteles il talento di Urs è stato scovato quasi per caso grazie ad un’intuizione che ha dato vita al mito dell’attaccante che ancora oggi è vivo nella memoria degli appassionati.