Alle prime luci dellalba di oggi, a coronamento di una brillante operazione di polizia giudiziaria condotta nella Capitale ed al termine di unarticolata attività investigativa denominata Colf Agency, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Dr.ssa Barbara Zuin, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Eur hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, 7 persone (6 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) pregiudicate, di età compresa tra i 35 e i 53 anni, resesi responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata a commettere una pluralità di delitti diretti a favorire lillegale ingresso sul territorio nazionale di cittadini stranieri privi dei requisiti richiesti dalla normativa sul soggiorno.
Gli arrestati sono:
– TITTARELLI Claudio, 52enne, nato a Jesi (AN), pregiudicato;
– TITTARELLI Antonio, 46enne, romano, pregiudicato;
– FERRARO Giovanni, 44enne, nato a Genova, pregiudicato;
– PIERSANTE Francesco, 47enne, romano, pregiudicato;
– PRONESTI Amerigo, 53enne, romano, pregiudicato;
– ESPOSITO Alessio, 35enne, romano, pregiudicato;
– MASSIGNANI Stefano, 39enne, romano, pregiudicato.
Nella medesima operazione di polizia giudiziaria sono state altresì denunciate a piede libero altre 27 persone, tra cui due donne, coinvolte a vario titolo nelle attività illecite del sodalizio.
Lindagine prende avvio agli inizi del 2011 quando, nel corso dellascolto delle intercettazioni telefoniche disposte nellambito di un altro procedimento penale, venivano captate alcune conversazioni nelle quali emergeva in maniera inequivocabile che un gruppo di soggetti composto prevalentemente da cittadini italiani, operando illecitamente da diversi anni ed in totale sincronia tra loro, consentiva a molti cittadini extracomunitari e clandestini di usufruire, senza averne diritto, dei benefici previsti dalla legge di condono per la regolarizzazione di colf e badanti (art. 1-ter L. 102/2009), nonché dei flussi migratori annuali (art. 3 Decreto legislativo n.286/98 e successive modifiche ed integrazioni stabilite dalla legge n.25 del 26.02.2010).
In particolare, i fratelli TITTARELLI, capi promotori ed organizzatori dellassociazione, partecipavano direttamente nellattività di reperimento di stranieri e di finti datori di lavoro, impartendo agli associati disposizioni organizzative sul numero delle pratiche da realizzare, sulla modalità di compilazione delle domande e sulla ripartizione dei ruoli e degli illeciti profitti ricavati. I restanti FERRARO Giovanni, PIERSANTE Francesco, PRONESTI Amerigo e ESPOSITO Alessio, costituiscono lossatura dellassociazione, occupandosi del reperimento di cittadini stranieri da regolarizzare e di cittadini italiani disponibili a comparire quali falsi datori di lavoro, della realizzazione della falsa documentazione da utilizzare, della compilazione delle richieste di emersione e del loro inoltro allo Sportello Unico per Immigrazione del Ministero dellInterno; inoltre il medesimo PRONESTI Amerigo, si presta direttamente a fungere da falso datore di lavoro; infine ESPOSITO Alessio si occupa altresì di custodire i documenti falsi che vengono utilizzati nelle diverse pratiche e che occulta allinterno dellappartamento della sua compagna.
La documentazione prodotta per ogni singola pratica individuata, acquisita in copia ed attentamente analizzata, si è dimostrata falsa nella maggior parte dei casi. In particolare i documenti principalmente falsificati erano i CUD con i quali si attestava falsamente di percepire un reddito che in realtà era inesistente.
Il giro daffari del sodalizio criminale era di circa 30.000 euro al mese; una cifra che poteva variare in funzione del numero di stranieri regolarizzati poiché ognuno di questi doveva corrispondere allorganizzazione la somma complessiva di Euro 3000,00 così ripartite: 1.000 euro subito; 1.000 allatto della consegna allinteressato del nulla osta rilasciato dallo Sportello unico per lImmigrazione della Prefettura; 1.000 ad avvenuta concessione del permesso da parte dellUfficio Stranieri della Questura.
Nelle fasi delloperazione, conclusa questa mattina, a casa di Tittarelli Claudio, in zona Centocelle, nella camera della figlia, 21 anni, indagata nella stessa indagine, in stato di libertà, poiché fiancheggiatrice del padre, è stata rinvenuta una busta con allinterno una pistola Beretta 92FS matricola abrasa, numerose munizioni, diversi caricatori, due passamontagna, una scatola di guanti in lattice e una cassetta metallica con altre munizioni e un coltello con una lama di 20 cm. A seguito di ciò, la ragazza è stata arrestata per detenzione illegale di arma clandestina e munizionamento.