Il segretario di Stato americano Mike Pompeo è volato in Israele per incontrare il premier Benjamin Netanyahu e Benny Gantz, futuro ministro della Difesa. I temi dell’incontro sono la formazione del nuovo governo israeliano, che si insedierà domani, l’Iran e la spinosa questione sulla annessione israeliana della valle del Giordano e degli insediamenti coloniali della Cisgiordania, un tema non ufficialmente inserito in agenda. Proprio la scorsa notte ad al Fawar, in Cisgiordania, un adolescente palestinese è stato ucciso durante degli scontri con soldati israeliani. Forse una vendetta dell’esercito dopo l’uccisione di un soldato a Yabad, il giorno prima. Il militare israeliano era stato colpito da una pietra mentre partecipava a un raid nel villaggio palestinese.
“Domani vareremo il nuovo governo di unità nazionale e questa è un’occasione per promuovere la pace e la sicurezza basandoci sulle intese raggiunte con il presidente Trump nella mia visita del gennaio scorso”, ha detto il premier israeliano accogliendo Pompeo. Bibi ha poi aggiunto che Israele e Stati Uniti sono legati da “valori e interessi che non è possibile spezzare”.
Non c’era all’incontro l’ambasciatore statunitense, David Friedman, a causa di problemi respiratori non legati al coronavirus.
Nel pomeriggio Pompeo è atteso anche da Benny Gantz. In Israele lo scorso 20 aprile, dopo un anno di incertezza politica e ben tre elezioni anticipate, Netanyahu e Gantz hanno trovato l’intesa per un governo di emergenza nazionale. Una decisione che ha generato molte critiche nei confronti di Gantz, leader del partito Bianco e Blu, dopo che per un anno si era rifiutato di trattare con il Netanyahu.
Mario Bonito