Fase 2, tempo di allentamento delle restrizioni. Guai però ad intenderla come un ‘libera tutti”. Ci ha tenuto a precisarlo il premier Conte e continuano a ribadirlo anche gli esperti. Resta il fatto che dal 4 maggio è consentito un maggior numero di spostamenti sempre relativi ai casi di necessità, tra cui ora rientra l’attività motoria (anche lontano da casa) e la visita ai congiunti.
Proprio quest’ultimo punto ha generato diversi dubbi nei giorni scorsi, fugati dalle Faq presenti sul sito del Governo che hanno spiegato che per congiunti si intendono anche gli affetti stabili, quindi anche partner, oltre ai parenti. Accertato questo punto può sorgere un altro quesito: cosa scrivere e come compilare l’autocertificazione?
Come compilare l’autocertificazione per visita ai congiunti
A differenza di quanto ci si aspettasse, e di come era stato paventato, a volte scherzosamente, anche sui social network, nell’autocertificazione in vigore dal 4 maggio non è presente la casella ‘congiunti’ da spuntare nel caso in cui lo spostamento fosse dettato dalla visita a parenti e fidanzati. Motivo per cui qualcuno ha avuto dei dubbi sulle modalità di compilazione del documento.
Basterà spuntare la voce ‘motivi di necessità’ ed esibire l’autocertificazione qualora ce ne fosse il bisogno. Non è richiesto fornire le generalità del congiunto a cui abbiamo fatto visita, e nel caso in cui stessimo tornando a casa basterà specificarlo nell’apposito spazio. Niente opzione specifica quindi per la visita ai congiunti che ricordiamo, è consentita solo all’interno della propria regione.