“Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche; l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti; le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti; la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali. Nel predisporre il testo si è puntato a tenere unite le esigenze di tutela della salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale”.
Una soluzione ‘costituzionale’ dopo il rischio scomunica
E’ quanto scrive la Cei, a margine dell’accordo tenutosi stamane a Palazzo Chigi dove, insieme al premier è stato stilato protocollo che ‘disciplinerà’ dal 18 maggio, finalmente, il ritorno delle Messe alla presenza dei fedeli.
Qualcuno riconoscerà che alla fine ha vinto il buonsenso, no, ci sentiamo di ribadire: ha vinto la Costituzione. Così, quando mancava veramente un attimo alla ‘scomunica’, il governo ‘ha ceduto’.
La Cei: “Il protocollo frutto di una collaborazione”
“Il testo – scrive ancora la Conferenza Episcopale Italiana – giunge a conclusione di un percorso che ha visto la collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno – nello specifico delle articolazioni, il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci – e il Comitato Tecnico-Scientifico“.
“Il Protocollo – ha tenuto a sottolineare Gualtiero Bassetti, presidente della Cei – è frutto di una profonda collaborazione e sinergia fra il Governo, il Comitato Tecnico-Scientifico e la Cei, dove ciascuno ha fatto la sua parte con responsabilità“.
Conte: “Misure di sicurezza previste sono idonee”
Dal canto suo Conte ha affermato che, ”Le misure di sicurezza previste nel testo esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la Cei per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese“.
Lamorgese: “Un ottimo risultato raggiunto insieme”
‘Sollevata’ anche la ministra Lamorgese, inizialmente ‘additata’ dalla Cei per aver prima rassicurato la riapertura al culto in vista del 4 maggio, salvo poi tirarsi indietro, ”Fin dall’inizio – ha detto la responsabile del Viminale – abbiamo lavorato per giungere a questo Protocollo: il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre Confessioni religiose”.
Il Protocollo – firmato dal Presidente della Cei, Cardinale Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – entrerà appunto in vigore da lunedì 18 maggio.
Max