Il 4 maggio l’Italia allenta le restrizioni ed entra nella Fase 2 della lotta al coronavirus. Dalle visite ai congiunti all’attività motoria, sono state rese ora accessibili diverse possibilità, ma le domande sulle novità in arrivo sono ancora diverse. Una delle più gettonate riguarda la possibilità di recarsi al cimitero per omaggiare un caro defunto.
La risposta è sì, dal 4 maggio è possibile recarsi al cimitero, purché sia situato nella propria regione di appartenenza. A renderlo noto è il governo stesso, che attraverso le risposte alle domande più frequenti ha stilato delle Faq attraverso le quali è possibile soddisfare alcuni dubbi rimasti irrisolti nel corso della conferenza di Conte e il relativo decreto.
Le regole per andare al cimitero
Il Governo ha quindi elencato le modalità in cui è possibile recarsi al cimitero: “Sì, è consentito spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti – si legge sul sito del governo – sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento. Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere rispettato il divieto di assembramento e, ove non fosse possibile evitare tali assembramenti, il Sindaco può disporne la temporanea chiusura”.
Al tema dei funerali e delle visite ai cimiteri Conte ha dedicato ampio spazio nella conferenza di presentazione della fase 2. Il premier si è detto infatti dispiaciuto per essersi trovato costretto a limitare ogni tipo di funzione funebre in un momento così delicato della vita del Paese. Allo steso modo ha trovato conforto nell’aprire alla possibilità di far nuovamente visita ai cari defunti, purchè sia fatto nella corretta modalità.