Durante la conferenza stampa del 6 aprile del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arriva l’annuncio dell’ok al Decreto Legge Scuola da parte del Consiglio del Ministri, con le misure dall’esecutivo per completare l’anno scolastico interrotto dall’emergenza coronavirus.
Dopo la circolazione di diverse voci sul contenuto del decreto, alcune indiscrezioni trovano conferma, come ad esempio le due opzioni per l’esame di maturità e il rifiuto dello strumento del 6 politico. Ma andiamo a vedere quelli che saranno gli aspetti principali del decreto, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Decreto scuola: didattica a distanza, come avviene l’esame di maturità, bocciatura, quando si torna a scuola, come fare lezioni se non hai il pc
La didattica a distanza diventa obbligatoria e gli insegnanti devono utilizzare gli strumenti tecnologici che hanno a disposizione per assicurarla.
A giugno saranno tutti promossi, quindi non è prevista la bocciatura ma neanche un’appiattimento dei voti. Eventuali debiti formativi saranno recuperati l’anno prossimo, e l’impegno mostrato durante la didattica a distanza avrà valore nella valutazione finale.
Esami di maturità: come avvengono, scritto, orale, commissione, interni ed esterni, le prove, data
Per quanto riguarda l’esame di maturità, in base al decreto viene stabilito che saranno i professori interni a comporre la commissione, più un presidente esterno.
La prima prova scritta sarà la stessa per tutta Italia, mentre la seconda prova sarà scelta dalla commissione, in base al lavoro svolto durante l’anno.
La data di partenza con gli scritti sarà il 17 giugno, mentre gli orali sono previsti a fine giugno. Per quanto riguarda questi ultimi, viene aperta la possibilità di svolgerli a distanza in caso di prolungamento dell’emergenza. In caso di difficile situazione sanitaria, lo scritto verrà abolito e si procederà con i soli orali.
Esami terza media: si fanno o no? Ecco in quale caso salterebbe, opzione tesina o esame semplificato. Assunzioni e investimenti
L’esame di terza media potrà saltare, nel caso in cui non si rientri a scuola prima del 18 maggio. Senza almeno 4 settimane di lezioni normali, infatti, l’esame non si farà e la valutazione sarà in base all’impegno durante l’anno e lo svolgimento di una tesina. In caso di ritorno in classe, invece, l’esame si svolgerà in modo semplificato.
Intanto il decreto scuola dà l’ok a nuove assunzioni. Saranno messi a contratto nuovi docenti per coprire parte dei posti liberi dalla scorsa estate, per un totale di 4500 assunzioni.
I docenti assunti saranno divisi fra i vincitori di concorso e quelli presenti nelle graduatorie a esaurimento.